The Freezing Homeless Child Experiment
New York. Un esperimento sociale – tra i tanti – mostra l’indifferenza dei passanti di fronte alla sofferenza di un bambino solo, intirizzito dal freddo. Molti non lo vedono nemmeno, altri probabilmente guardano e si rispondono «uno sbandato», «un trucco di genitori stranieri senza scrupoli o di sfruttatori». Sui marciapiedi delle città, un povero, anche se si presenta nelle vesti di un bambino solo, non muove alla compassione, non è un uomo, non ha diritto alla solidarietà. Per questo l’unico a soccorrere il bambino, a includerlo nell’umanità, è un altro senzatetto. L’unico che sappia vedere nell’altro se stesso.
Skid Row, cioè Los Angeles
C’è un quartiere a Los Angeles dove i sogni di Hollywood incontrano la realtà e si infrangono in mille pezzi. Le maschere sorridenti e il trucco del red carpet si dissolvono e svelano il volto più crudele della vita. Siamo a Skid Row, un agglomerato di 50 isolati a due passi dai grattacieli delle banche e dal quartiere finanziario della città. A pochi metri dai lustrini, il lusso e le vite patinate si accalcano uno sull’altro rifugi di cartone, accampamenti, immondizia, miseria.
Scenari, Gelo e povertà
Nemmeno la neve cade su tutti nello stesso modo: Scenari racconta come nei paesi ricchi e tecnologici, Europa e Giappone, si muoia di freddo a decine e decine. Dal sesto minuto il servizio inquadra la percezione disumanizzata (anche nota come “despecificazione“) del clochard, quell’incapacità di provare empatia per la quale è più facile solidarizzare con un randagio che con un senza tetto.
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