Il necrologio di Marco D’Eramo pubblicato da Micromega.
Il 12 dicembre a 79 anni è morto a Batu nell’isola di Giava Benedict Anderson, uno dei pensatori più originali e profondi, uno degli intellettuali più fini e colti della seconda metà del XX secolo. È stato anche una persona di incredibile umanità e calore umano: l’ho conosciuto nella primavera del 1993 all’Università di Chicago, dove era in visita, e poi abbiamo continuato a scriverci e a discutere.
La sua fama in tutto il mondo deriva dal libro del 1983 Imagined Communities. Reflections on the Origin and Spread of Nationalism, che è stato tradotto in più di 25 lingue e di cui il sito Worldcat censisce 127 edizioni (oltre a 56 della versione francese): nel 1996 ne ho curato la versione italiana presso la manifestolibri (Comunità immaginate. Origini e diffusione dei nazionalismi).
Ma tra gli oltre 20 volumi che ha scritto, vi sono, tra le altre, perle come The Spectre of Comparision. Nationalism, Southeast Asia and the World (20 edizioni dal 1998) eUnder Three Flags. Anarchism and the Anti-Colonial Imagination (19 edizioni dal 2005).
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