Sfida alla morte nelle carceri turche
Da nove settimane 700 persone sono in sciopero della fame. Tra loro una giovane insegnante che lotta perchè si possa parlare la lingua curda e perchè la cultura di un popolo non sia fuorilegge.
La telefonata di Zeynep è arrivata in un giorno di metà ottobre dal carcere di Mardin: «Mamma, da domani comincio lo sciopero della fame». Poche parole, tono risoluto. Sua madre si è sentita male e il fratello Burhan ha afferrato il telefono: «Non farlo, Zeynep. Hai l’asma, ricordi? Rischi di star male». Ma lei aveva già deciso.
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