Nato a Parigi da padre italiano e madre francese, Pareto si formò come matematico al Politecnico di Torino, quindi come ingegnere, professione che esercitò per molti anni, prima di darsi alla carriera accademica e politica.
Nel 1893 ottenne la cattedra di Economia politica all’Università di Losanna, dove elaborò la teoria dell’equilibrio economico ed altri importanti strumenti teorici quali l’ottimo paretiano (o Pareto ottimalità) e l’indice di distribuzione dei redditi, che ne fanno uno dei maggiori rappresentanti dell’economia marginalista o neoclassica [il pdf per la stampa è in coda al testo].
Indice
1. Il marginalismo o economia neoclassica
1.1 L’efficienza allocativa
1.2 L’individualismo metodologico: homo oeconomicus e mano invisibile
2. Il contributo paretiano: l’Ottimo e il principio 80/20
2.1 L’utilità marginale del bene
2.2 L’efficienza allocativa o Ottimo paretiano
2.3 Il principio 80/20
3. I limiti del razionalismo economico e la sociologia basata sui fatti
3.1 Pareto nella sociologia del primo 900
3.2 Le azioni non logiche e la teoria della circolazione delle élite
3.2.1 Residui e derivazioni
3.2.2 Il principio della circolazione delle élite e l’omeostasi sociale
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