Gaza
Reportage da una nazione sfollata. Gaza e i territori del West Bank dall’espulsione coatta del 1948 agli attacchi israeliani Piombo fuso e Margine protettivo. In sequenza: lo zoo di Gaza dopo Protective Edge, lo sdegno di Norman Finkelstein, una testimonianza di superstiti raccolta da Al Jazeera, la polemica di Vittorio Arrigoni con Roberto Saviano, gli obiettori di coscienza israeliani rispondono a Saviano, il reportage del giornalista americano Denny Cormier dopo le devastazioni di Protective Edge.
Il desolato reportage del Tg2 dallo zoo di Gaza dopo i bombardamenti israeliani.
Why is Jerusalem Always on Edge?
Israeli forces stormed the Al Aqsa Mosque on Monday. It’s one of Islam's holiest sites, but religion isn't the only thing keeping the city tense.
Publié par AJ+ sur lundi 14 septembre 2015
Sulla morte di Mohammad Al Durrah
Il 30 settembre 2000, muore a Gaza, durante la seconda intifada, la rivolta popolare esplosa nei territori palestinesi in reazione alla provocatoria passaggiata di Ariel Sharon sulla spianata delle moschee, il dodicenne Mohammed Al Durrah. Tre anni dopo i fatti, dopo un silenzio seguito all’iniziale ammissione di responsabilità di Israele nell’assassinio dei civili gazawi tra i quali il ragazzino, inizia una violenta campagna – in Francia e in Israele, con echi in tutto il mondo – contro Charles Enderlin, autore del reportage ritenuto un montaggio propagandistico con finalità di antisemitismo.
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Moni Ovadia, Sull’identità ebraica
Nel testo dell’intervista Perché lascio la mia comunità ebraica, rilasciata a Il Manifesto e pubblicata il 9 novembre 2013, Moni Ovadia espone la sua visione dell’ebraismo, quale religione fondativa dell’universalismo e del nucleo originario dell’idea di giustizia sociale. Uno spirito che Israele avrebbe da tempo abbandonato, secondo l’attore, abbracciando un sinistro «ein Folk, ein Reich, ein Land», in virtù del quale persegue il genocidio palestinese.
Lunedì scorso tramite un’intervista chiestami dal Fatto Quotidiano, ho dato notizia della mia decisione definitiva di uscire dalla comunità ebraica di Milano, di cui facevo parte, oramai solo virtualmente, ed esclusivamente per il rispetto dovuto alla memoria dei miei genitori. A seguito di questa intervista il manifesto mi ha invitato a riflettere e ad approfondire le ragioni e il senso del mio gesto, invito che ho accolto con estremo piacere. Premetto che io tengo molto alla mia identità di ebreo pur essendo agnostico.
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