Posts tagged ‘Reagan’

29 Gennaio, 2024

Welfare State

by gabriella

Le origini, l’universalizzazione e la de-universalizzazione delle misure di assistenza e previdenza sociale in Occidente e il nuovo paradigma del reddito.

 

Indice

1. Il Welfare State

2. Origini, universalizzazione e de-universalizzazione

2.1 Le origini
2.2 Il primo Welfare
2.3 Il modello americano e la crisi del Welfare europeo

 

3. Dopo il Welfare, Nonprofit, volontariato e solidarietà
4. Il paradigma del reddito: di base, universale, di cittadinanza

4.1 Definizioni

4.1.1 Reddito di base
4.1.2
Reddito minimo garantito
4.1.3 Salario minimo
4.1.4 Reddito universale

4.2 Perché il reddito di base è di nuovo attuale
4.3 Il dibattito

4.3.1 Le ragioni a favore
4.3.2 Critiche e contrari

 

1. Il Welfare State

istruzione

sanità

L’espressione inglese Welfare State«Stato del benessere» è stata coniata in Gran Bretagna durante la seconda guerra mondiale, per indicare il complesso di politiche pubbliche (detto anche «stato sociale») messe in atto da uno stato che interviene, in un’economia di mercato, per garantire assistenza e benessere ai cittadini, modificando e regolamentando la distribuzione dei redditi generata dalle forze del mercato.

Gli obiettivi del welfare state sono stati di assicurare un tenore di vita minimo a tutti i cittadini, dare sicurezza a individui e famiglie in presenza di congiunture sfavorevoli e garantire a tutti i cittadini l’accesso ai diritti fondamentali di istruzione e sanità.

read more »

1 Gennaio, 2014

Alessandro De Giorgi, La paura neoliberista. Il governo penale della miseria

by gabriella

carcere

Questo ottimo articolo di Alessandro De Giorgi uscito su Alfabeta2, [n. 30, giugno 2013] fa luce sui meccanismi simbolici e sociologici della cosiddetta governamentalità neoliberale della paura, una razionalità di governo incentrata sulla guerra al nemico pubblico individuato nel marginale e sulla criminalizzazione di massa delle popolazioni urbane segregate, rese economicamente superflue dalla ristrutturazione capitalistica postindustriale.

Il 14 ottobre 1982 Ronald Reagan teneva un importante discorso in cui illustrava la svolta punitiva alla base della nuova politica criminale della sua amministrazione:

«La crescita di una classe criminale senza scrupoli è stata in parte il risultato di una filosofia sociale sbagliata, che in modo utopico considera l’uomo come prodotto del suo ambiente, mentre la trasgressione è vista sempre come conseguenza di condizioni socio-economiche svantaggiate. Questa filosofia predica che dove si verifica un crimine è responsabile la società, non l’individuo. Ma il popolo americano sta finalmente riaffermando alcune verità indiscutibili: il bene e il male esistono, gli individui sono responsabili delle proprie azioni, il male è spesso frutto di una scelta, e la pena deve essere certa e immediata per chi si fa strada a danno degli innocenti».

A trent’anni da quella dichiarazione di guerra alla criminalità la popolazione carceraria degli Usa ha raggiunto la quota di 2,4 milioni di individui confinati in oltre 5000 istituti penali, per un tasso di incarcerazione di 756 soggetti per 100.000abitanti. Nel complesso 7,2 milioni di persone sono sottoposte a controllo penale: il 2,4% della popolazione. Sebbene trascurata dai media e dal dibattito politico, la situazione carceraria statunitense rappresenta una vera e propria emergenza sociale, risultato di quarant’anni di simbiosi tra liberismo economico e governo punitivo della povertà.

read more »


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: