La vicenda di Marie Durand sullo sfondo della rivolta dei Camisard.
Dopo la revoca dell’Editto di Nantes, nel 1685 (Editto di Fontainbleau), la libertà di coscienza e di culto è soppressa in Francia, il protestantesimo bandito. Inizia una campagna di evangelizzazione forzata e di durissima repressione rivolta soprattutto al sud del paese. Nelle Cevenne, contadini ed artigiani prendono le armi, alla loro testa Jean Cavalier e Pierre Laporte (detto Roland) hanno vent’anni: è la rivolta dei Camisard (1702-1705-9).
E’ in questo contesto che nasce Marie Durand (1711), la cui intera famiglia viene dispersa nella campagna antiprotestante: sua madre è arrestata quando lei ha quattro anni, il fratello impiccato, il padre muore in prigione. L’ugonotta entra diciottenne nella Torre di Costanza ad Aigues-Mortes (Camargue), dove per trentotto anni condivide una cella con altre venti (in alcuni momenti fino a cinquanta) donne.
Resistez!
incide sulla pietra.
E’ liberata il 14 aprile 1768, a cinquantasei anni, otto anni dopo muore nella casa paterna.
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