Posts tagged ‘sciopero della scuola’

23 Novembre, 2012

Quale accordo?

by gabriella

Arrivano da ogni parte le notizie della spontanea reazione di disgusto che si è levata ieri pomeriggio, alla revoca dello sciopero di CISL, UIL, GILDA e SNALS, dagli insegnanti, studenti e genitori che (nelle scuole non occupate) erano riuniti nei consigli di classe.

Dall’interno dei palazzi romani era probabilmente difficile immaginare che una scuola al lavoro in squallidi androni senza riscaldamento, impegnata nel primo bilancio dell’attività annuale – consueto bollettino di guerra degli studenti che non ce la fanno, morti, feriti e dispersi della guerra mossa alla scuola -, avrebbe accolto la notizia come un insulto.

E invece è successo. Ci sono eventi infatti che innescano choc cognitivi capaci di riconnettere improvvisamente elementi fino ad allora tenuti separati. Quando questo accade, il solito loop della ricerca delle responsabilità, dei ragazzi che non studiano, degli insegnanti che non insegnano e dei genitori che non educano, si inceppa e diviene chiaro in pochi istanti cosa lega questi fatti.

E’ allora che la notizia che CISL, UIL, GILDA e SNALS avrebbero trovato l’accordo viene colta nel suo senso autentico e lascia emergere davanti a tutti il grottesco che contiene: accordo su che? Sugli “scatti”? Tagliando di un terzo il Fondo d’Istituto? Tagliando cioè, in uno, le già minime possibilità di recupero e rimotivazione degli studenti e il salario accessorio di chi entra in questo macello per milletrecento euro al mese?

Assumersi la responsabilità di questa decisione, in un momento come questo, mette automaticamente questi sedicenti sindacati fuori dalla scuola. Insegnanti e studenti sciopereranno senza di loro e non certo per fedeltà di sigla a CGIL o COBAS.

22 Novembre, 2012

La scuola conferma lo sciopero

by gabriella

e dappertutto contesta i delegati CISL, UIL, GILDA e SNALS, le cui sigle in giornata hanno revocato l’adesione allo sciopero del 24, fingendo che la protesta degli insegnanti e degli studenti sia montata per l’adeguamento salariale e che i fondi reperiti all’ultimo momento non siano stati sottratti alle scuole stesse.

12 Novembre, 2012

Giovanna Lo Presti, L’insegnante e il “senso dell’accovacciato”. Verso lo sciopero del 14 novembre

by gabriella

Traggo da La poesia e lo spirito la riflessione-réportage di Giovanna Lo Presti che ha il merito di cogliere con lo stesso colpo d’occhio la crisi abissale dell’istruzione pubblica italiana e il quadro dei suoi effetti sulla cultura professionale docente.

Come risalta dalla ricognizione della collega, la professione insegnante, da tempo in crisi di identità, sembra incapace di trovare nelle risorse culturali di cui pure rivendica il possesso, gli strumenti critici per reggere all’urto della decostituzionalizzazione della scuola e della campagna ideologica che l’accompagna.

stand-up-for-your-rightsRinunciando al proprio ruolo di intellettuale, l’insegnante medio è così divenuto incapace di cogliere i processi di disgregazione della scuola ma anche, conseguentemente, di pretendere il rispetto del suo status di professionista (come ama definirsi oggi).

Stand up for your rights! Dà un’occhiata alla realtà e sciopera il 14 e il 24 novembre.

Il “senso dell’accovacciato” e la “schiena dritta” di Giovanna Lo Presti

C’è stato il gioco delle tre carte. 1. “Sull’abrogazione della norma che prevedeva l’aumento dell’orario a 24 ore a parità di salario per gli insegnanti c’è stata una convergenza di tutto l’arco parlamentare”: Manuela Ghizzoni, Presidente della Commissione Cultura della Camera (qui). 2. “Non ci sarà nessun aumento dell’orario dei professori”. La rassicurazione arriva dal ministro Francesco Profumo (qui). 3. Nella serata del 9 novembre il Governo ammette che la norma contenuta nel ddl Stabilità sull’aumento dell’orario d’insegnamento è tutt’altro che superata (qui).

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