Tra quattrocento e cinquecento, nel percorso che va dalla dissoluzione del mondo antico alla scoperta del soggetto (‘600) [per comprendere l’essenza della modernità filosofica si vedano i paragrafi La svolta cartesiana e la soggettività del mondo], che costituisce il tratto fondamentale del pensiero moderno, ci si imbatte in tre cambiamenti rivoluzionari che determinano i caratteri di fondo della modernità: la scoperta dei popoli altri, la rivoluzione della stampa e la crisi del principio d’autorità.
Le scoperte geografiche che culminano nella scoperta dell’America (1492) e nella conquista, impongono il confronto degli europei con la diversità culturale, preparando il terreno per una riflessione sulla convenzionalità e la relatività degli usi e costumi quale quella di Montaigne (qui l’articolo dedicato a questo tema).
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