L’allarme sociale scatenato dalla sistemazione dei migranti in quartieri periferici a Treviso e Roma, alcuni mesi fa, perpetua la logica della paura a cui siamo familiarizzati dagli anni ’90. In questo frammento di Non persone. L’esclusione dei migranti in una società globale [Milano, Feltrinelli, 1999, pp. 72-75], Alessandro Dal Lago spiega il ruolo della stampa nella costruzione di un senso comune ostile e il meccanismo tautologico attraverso cui si costruisce la paura dello straniero.
Il sociologo non può disinteressarsi dell’ideologia razziale semplicemente
perché dal punto di vista scientifico è una scempiaggine: molte situazioni
sociali sono efficientemente controllate dalle definizioni di imbecilli.P. Berger, Invito alla sociologia (trad.it) 1967
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