Posts tagged ‘wikipedia’

23 Settembre, 2013

Graziano Cecchinato, Flipped classroom

by gabriella
Laurentius de Voltolina, 1350 ca

Laurentius de Voltolina, 1350 ca

Stralcio da questa introduzione alle flipper classroom (classi capovolte) suggerita da Lim e dintorni, le riflessioni più utili ad aprire il dibattito su una rivoluzione pedagogica affascinante [e problematica]. Le flipper classroom sono infatti classi nelle quali la lezione frontale è messa a disposizione dal docente su supporto multimediale e fruita fuori del tempo scuola, utilizzato invece per la discussione, l’approfondimento e la personalizzazione degli apprendimenti.

Come si vedrà, per molti aspetti, questa didattica rappresenta la possibile resurrezione di un attivismo pedagogico al quale, in Italia, il “riordino” gelminiano ha inferto il colpo mortale (cancellando o esternalizzando ogni tipo di laboratorio) [i lettori già introdotti alla storia della produzione e diffusione del sapere possono saltare l’introduzione].

Introduzione

Questo dipinto è datato attorno al 1350 e riproduce una lezione in una università europea. Ciò che raffigura è estremamente familiare. Ci sono tutti gli elementi fondamentali che contraddistinguono la realtà scolastica attuale: la cattedra e l’insegnante, il libro, gli allievi con i loro testi, attenti nelle prime file, distratti nelle ultime e c’è perfino … lo studente che dorme! Si tratta, ovviamente, di una semplice allegoria, ma guardando questa rappresentazione sembrerebbe che i secoli che ci separano da essa, lo sviluppo tecnologico, la ricerca pedagogica, la sperimentazione didattica e il contributo di generazioni di docenti non abbiano alterato in modo profondo le dinamiche, il clima, i processi che si svolgono nelle aule […]

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24 Novembre, 2011

Wikipedia non si finanzia vendendoci pubblicità: sosteniamola. Wikipedia è salva

by gabriella

Un appello dal fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales

Google si avvicina ad avere un milione di server. Yahoo ha qualcosa come 13.000 dipendenti. Noi abbiamo 679 server e 95 dipendenti.

Wikipedia è il quinto sito più visitato al mondo, e ogni mese viene usato da più di 450 milioni di persone, con miliardi di pagine visualizzate.

Il commercio va bene. La pubblicità non è un male. Ma è fuori posto qui. Non a Wikipedia.

Wikipedia è qualcosa di speciale. È come una biblioteca o un parco pubblico. È come un tempio per la mente. È un luogo nel quale tutti noi possiamo andare a pensare, imparare, condividere la nostra conoscenza con gli altri.

Quando fondai Wikipedia, avrei potuto renderla una società a scopo di lucro inserendo pubblicità sul sito, ma decisi di fare qualcosa di diverso. Abbiamo lavorato sodo per anni per mantenerlo snello e senza fronzoli, e ci stiamo riuscendo, lasciando agli altri il superfluo.

Se tutti quelli che leggono questo messaggio donassero 5€, dovremmo richiedere donazioni solo un giorno all’anno. Ma non tutti possono o intendono donare. E va bene così. Ogni anno, decide di donare proprio il numero di persone sufficiente.

Quest’anno, per favore, prendi in considerazione l’idea di donare 5€, 10€, 20€ o la somma che puoi, per proteggere e sostenere Wikipedia.

Grazie,

Jimmy Wales
Fondatore di Wikipedia

Wikipedia, il 2012 è salva. Donazioni per 20 milioni

Record per la campagna di raccolta fondi lanciata a novembre da Jimmy Wales, fondatore dell’enciclopedia partecipata e gratuita online che sta per compiere undici anni. Il sito salvato dalle offerte di milioni di utenti. E Sergey Brin, di Google, lancia un salvagente da 500 mila dollari. Le risorse verranno utilizzate per la manutenzione e il miglioramento dei sistemi tecnologici

WIKIPEDIA è salva. Boccata d’ossigeno per uno dei cinque siti più letti al mondo: l’enciclopedia online gratuita, che aveva lanciato l’allarme chiusura per mancanza di fondi, sopravviverà anche nel 2012. E lo farà grazie ad oltre 20 milioni di dollari. A tanto ammonta, infatti, la somma delle donazioni volontarie al sito che ogni mese offre la lettura di almeno 20 milioni di articoli redatti in modalità partecipativa in 282 lingue.

Dal 16 novembre all’1 gennaio, era impossibile non notare il banner della campagna di sostentamento in testa ad ogni pagina di Wikipedia. Persino il suo fondatore Jimmy “Jimbo” Wales ha messo letteralmente la faccia all’appello per la raccolta fondi, così come tutto il suo staff composto da 80 dipendenti e oltre centomila volontari. “Wikipedia è qualcosa di speciale. E’ come una biblioteca o un parco pubblico. E’ come un tempio per la mente. E’ un luogo nel quale tutti noi possiamo andare a pensare, imparare, condividere la nostra conoscenza con gli altri” – aveva scritto Wales.

L’idea ha funzionato. E l’organizzazione senza fini di lucro – che non utilizza nemmeno un pixel delle sue pagine per la pubblicità – anticipa la festa del suo undicesimo compleanno prevista per il 15 gennaio. C’è, infatti, da brindare anche per il record di donazioni raggiunto quest’anno che batte quello del 2010 per quattro milioni in più. La campagna registra, dunque, un trend positivo di anno in anno: dal 2003 non si fa altro che salire.

Ben un milione di utenti ha messo mano al portafogli contribuendo al lancio del salvagente. Anche con piccole cifre: cinque, dieci, venti dollari. Naufragio scampato anche grazie alla fetta più grande della donazione, tutta firmata dal co-fondatore di Google, Sergey Brin e consorte. Hanno scelto di destinare volontariamente alla causa 500 mila dollari, ha fatto sapere Sue Gardner della Wikimedia Foundation, ente gestore del sito, anticipando che la donazione servirà per le spese d’installazione di nuovi server e hardware, l’aumento delle garanzie legali, lo sviluppo di nuove funzionalità indirizzate ai servizi mobile e il supporto alla rete di volontari. Per questi progetti verranno impegnati all’circa altri 8 milioni di dollari provenienti dal fondo cassa e da altre donazioni.

Insomma, sul bilancio di previsione delle spese 2012 Wikipedia ha già scritto un bel 28,3 milioni di dollari. Anche perché l’interesse degli internauti s’incrementa abbattendo sempre più velocemente frontiere e fasce d’età. Dai 18 ai 76 anni, europei, africani, americani, asiatici: nessuno ormai resta indenne dal fenomeno dell’informazione digitale condivisa, partecipata e socializzata che si regge proprio sui suoi utenti. Per questo motivo, Wikipedia continua ad accettare eventuali donazioni volontarie anche se la campagna può dirsi ufficialmente chiusa.

(04 gennaio 2012)

http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/01/04/news/wikipedia_donazioni-27583108/?ref=HREC2-7


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