Venticinque anni dopo, il web è sempre meno libero e stupido (stupid network) – la regola è che se resta stupido ci rende intelligenti, mentre se diventa “intelligente” abilita comportamenti stupidi. Tim Berners Lee lancia un appello per la Net Neutrality, ma suona debole e senza interlocutori, anche considerando la sorte di Julian Assange ed Edward Snowden perseguitati da quel nobel per la pace che è anche stato il primo Presidente “eletto dal web“.
Lascia poi abbastanza perplessi che in un appello per la salvaguardia del più grande bene pubblico mai creato, oggi sfidato da governi e mercati, ci si chieda di cosa il web abbia bisogno per sostenere attività educative, di commercio (sic), d’intrattenimento e interazione sociale, come se fossero pratiche equivalenti e come se queste aggressioni non avessero dei responsabili e una storia.
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