L’intelligenza degli animali
La puntata di L’umanità e altri animali andata in onda il 23 febbraio 2019 su RadioRai3
La rivoluzione verde nella Costa Rica
La rivoluzione verde della Costa Rica, il paese che ha quasi raggiunto la copertura integrale dei bisogni energetici da energie rinnovabili, nel servizio di Presa Diretta andato in onda il 2 marzo 2019.
L’educazione alla democrazia e il ruolo della scuola. Svolgimento guidato della traccia
Ieri (giovedì 28 febbraio) è stata somministrata, per la prima volta centralmente dallo stesso MIUR, la traccia della simulazione della seconda prova per il Liceo di Scienze Umane.
La scelta dei funzionari è caduta su Dewey e l’attivismo pedagogico sia, immagino, per rassicurare studenti e professori della (pessima) continuità di tematiche dopo il ritocco all’esame di stato, sia per l’oggettiva arretratezza della visione ministeriale della pedagogia, ridotta a un sapere retorico, auspicante, mummificato, nel quale qualunque carica critica o di concreto cambiamento annega in un mare di ovvietà linguisticamente fermo agli anni ’50 (si può immaginare con quanto entusiasmo dei diciottenni a cui ci si rivolge).
Dewey è un autore primonovecentesco, Il mio credo pedagogico [qui una mia lettura commentata] è uscito nel 1897: davvero non è accaduto nulla dopo?
Questa, a mio avviso, la non felice condizione di chi si prepara alla conclusione di studi che esplorano la condizione umana in tutte le sue sfaccettature.
Ma andiamo avanti … dopo cinque anni di lavoro su temi e problemi sicuramente più affascinanti e complessi, possiamo ben concedere a funzionari senza fantasia una prova finale: se la esaminiamo insieme dobbiamo, infatti, ammettere che questa traccia è tanto anestetizzante quanto semplice sia per facilità di lettura dei testi proposti che per la linearità del possibile svolgimento.
Vediamo quindi, passo per passo, un possibile svolgimento della traccia, a partire dalla ricognizione dei contenuti, titolo, premessa e i due documenti. Metto in marrone commenti, chiarimenti, spunti e suggerimenti di stesura.
Indice
1. Il titolo
2. La premessa
3. Il primo documento (Sarracino)
4. Il secondo documento (Dewey)
5. I quattro quesiti
PlatoLab
Attività della 3E su Platone [in elaborazione].
Gruppi
1. [isola 1 lato finestre] Diletta, Yasmin, Giulia A., Anna G., AnnaChiara
2. [isola 2 lato finestre] Vittoria, Letizia, Rebecca S., Regina, Vincenzo
3. [isola 3 centro] Anna B., Chiara M., Veronica, Giulia C., Manila
4. [isola 4 lato porta] Irene, Brigitte, Rebecca F., Erica, Giulia G.
5. [isola 5 lato porta] Margherita, Chiara C., Stefania, Elisa, Eleonora, Christian
Regole generali
- Ogni gruppo costruisce insieme un testo, un video, una mappa, svolge un compito o un’altra attività poi, a rotazione, un componente lo illustra;
- Il gruppo elabora il lavoro nei tempi assegnati
- I componenti del gruppo devono avere sempre il materiale (alla fine dell’ora gli elaborati devono essere condivisi con tutti i componenti)
Prostituzione: il dibattito sulla Legge Merlin
Il 27 febbraio 2019, Pietro del Soldà ha affrontato a Tutta La Città Ne parla il tema della prostituzione e del disegno di legge che ne propone la legalizzazione.
Ivan Pavlov
Il 27 febbraio 1936 muore a Leningrado Ivan Petrovič Pavlov. Lo ha raccontato a Wikiradio Matteo Borri a Wikiradio.
Tracce per la prima prova
Tracce per il tema della prima prova: tipologia B (Analisi e produzione di un testo argomentativo)
Cassese, I diritti umani oggi
Carlo Rubbia, Le conseguenze cognitive della globalizzazione
John B. Thompson, La comunicazione di massa
Tratto da John B. Thompson, Mezzi di comunicazione e modernità, Bologna, Il Mulino, 1998.
Un concetto non quantitativo. Cos’è la “comunicazione di massa”? Possiamo dare un significato chiaro e coerente a tali parole? Che l’espressione “comunicazione di massa” sia infelice lo si è detto spesso. È in particolare il termine “massa” ad apparire fuorviante. Ci induce a immaginare un pubblico vasto, composto di molte migliaia e persino milioni di individui. È possibile che tale immagine si riveli calzante, nel caso di alcuni particolari prodotti, come i giornali più popolari, i film e i programmi televisivi; ma non descrive certo in modo accurato la situazione della maggioranza dei prodotti dei media, passati e presenti.
Al tempo dei primi sviluppi della stampa periodica e in alcuni settori dell’industria della comunicazione di oggi (per esempio, case editrici di libri e riviste), il pubblico era e resta relativamente circoscritto e specializzato [i libri pubblicati in Italia hanno, mediamente, un pubblico di non più di duemila lettori]. Perciò, se davvero vogliamo utilizzare il termine “massa”, quanto meno non dovremmo interpretarlo in termini angustamente quantitativi. La cosa importante a proposito della comunicazione di massa non è che riceva i prodotti un certo numero di individui (o una proporzione specificabile della popolazione), ma piuttosto che quei prodotti siano accessibili in linea di principio a una pluralità di destinatari.
Linda Laura Sabbadini, La ricetta di una nuova equità
Tratto da La Stampa del 18 gennaio 2019, p. 23.
Il nostro sistema sanitario ha da poco compiuto 40 anni e ce lo dobbiamo tenere stretto. Sì, perché in termini di risultati, abbiamo valori indiscussi di alto livello, con una speranza di vita tra le più elevate al mondo.
E’ un sistema universalistico il nostro e, in quanto tale, rappresenta una risorsa preziosa per i cittadini perché promuove l’equità.
Ma attenzione, ciò non può semplicemente rimanere sulla carta, sulla sanità dobbiamo investire, non possiamo permetterci di disinvestire, perché anche nella sanità si rispecchiano le disuguaglianze del Paese e, anche se minori rispetto agli altri Paesi europei, non vanno assolutamente sottovalutate.
Riccardo Staglianò, Intervista a Philippe van Parijs sul basic income
Ripropongo un’intervista del marzo 2017 al teorico del reddito di base incondizionato dopo il voto contrario degli svizzeri all’introduzione della misura di Welfare nel paese e la decisione del governo italiano di avviare una sperimentazione di reddito minimo garantito condizionato [all’accettazione di un lavoro]. Tratto da Repubblica.it.
Il professore belga è il padre dell’idea che entusiasma sempre più politici:
«Sarebbe giusto dare a tutti il 15 per cento del Pil pro capite: per voi italiani 300 euro al mese».
Reddito di base o di cittadinanza, minimo, di partecipazione: facciamo un po’ di chiarezza?
«C’è in effetti molta confusione in Italia, dove si parla soprattutto di reddito minimo garantito, una misura che esiste già in quasi tutti i Paesi europei. Ma, a differenza di ciò che io chiamo reddito di base, è condizionata in tre sensi».
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