Uno stralcio del saggio introduttivo di Dario Antiseri all’edizione RCS [Milano, 2010] di Civil Disobedience A Plea for Captain John Brown, testo fondativo della resistenza civile e prima teorizzazione contemporanea [dopo l’Apologia di Socrate, l’Antigone e il Vindiciae contra tyrannos (1573)] della necessità di opporsi ad una legge ingiusta perché, come aveva osservato Hume,
«la libertà non si perde tutta in una volta, e questo vale anche per la dignità e la giustizia».
La puntata dedicata alla disobbedienza civile di Tutta l’umanità ne parla.
È con vero entusiasmo che sottoscrivo il motto: «Il miglior governo è quello che governa meno». Mi piacerebbe che fosse realizzato il più rapidamente e sistematicamente possibile. In realtà si riduce a questo, che il miglior governo «è quello che non governa affatto» e anche in ciò credo fermamente.
La prigione, in uno stato schiavista, è l’unica dimora
ove un uomo libero possa abitare con onore.D. H. Thoreau, Civil Disobedience
Henry David Thoreau nasce a Concord, nel Massachusetts, il 12 luglio 1817 dove morirà di tisi il 6 maggio 1862. Terzo dei quattro figli di John Thoreau e Cynthia Dunbar, segue la famiglia prima a Chelmsford e poi a Boston, per ritornare infine a Concord nel 1823. Nel 1833 riesce a entrare all’Harvard College, dove studia matematica, lingue e letteratura tedesca. Dopo la laurea nel 1837, fonda una scuola privata, la Concord Academy. E ha modo di diventare amico e discepolo del filosofo trascendentalista Ralf Waldo Emerson (1803-1882) il quale viveva a Concord sin dal 1834.
«Ciò che chiamiamo trascendentalismo — scriveva Emerson – non è che l’idealismo: l’idealismo così come appare oggi, nel 1842».
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