Archive for Maggio, 2019

29 Maggio, 2019

L’educazione interculturale. Progettazione del tema

by gabriella

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Premessa

– nella storia l’incontro tra culture è sempre stato causa di innovazione, di conflitti e di riflessione filosofica (relativismo dei sofisti; dibattito sull’umanità degli schiavi tra Las Casas e Oviedo, nascita dell’antropologia culturale)

– in antropologia Boas e Kroeber hanno teorizzato il particolarismo delle culture che evolvono secondo una propria linea di sviluppo storico, anche se scambiano elementi con altre culture (cenni alle posizioni contrarie di Comte e Spencer), ponendo le basi per il relativismo culturale (cfr., etnocentrismo)

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20 Maggio, 2019

Il cambiamento di paradigma della scuola contemporanea

by gabriella

La scuola contemporanea è soggetta a importanti cambiamenti, frutto di scelte operate a livello continentale negli anni ’90 per fronteggiare le sfide della globalizzazione.

Il recepimento degli indirizzi comunitari è iniziato in Italia con la Conferenza Nazionale sulla scuola (gennaio 1990) che, invocando criteri di efficienza nell’uso delle risorse attribuite alla scuola, si è prefissa obiettivi (poi, non raggiunti) di riduzione della dispersione scolastica e di innalzamento della qualità dell’istruzione per portare tutti gli studenti a padroneggiare la lingua madre e possedere un bagaglio soddisfacente di competenze logico-conoscitive attraverso l’autonomia scolastica [per approfondimenti vedi l’articolo sottostante].

Breve storia della scuola italiana dall’unità ad oggi

Dopo l’equiparazione della scuola privata a quella statale e la relativa concessione di finanziamento pubblico (1998; 1999; 2000), agli inizi degli anni zero, la decostituzionalizzazione della scuola repubblicana (cioè l’abbandono dell’art. 3 come baricentro dell’azione educativa) si manifestava con l’adattamento della scuola pubblica alle aspettative dell’impresa, l’introduzione dell’Alternanza Scuola-Lavoro e l’avvio del sistema di valutazione nazionale (INVALSI) finalizzato nelle dichiarazioni all’innalzamento della qualità dell’istruzione, ma funzionante, di fatto, come un’ulteriore accelerazione verso apprendimenti di minore spessore culturale, centrati sul principio di prestazione [mappa con link].

19 Maggio, 2019

#iononsorvegliosveglio

by gabriella

Il fascismo non si ripresenta necessariamente nelle stesse forme del passato, ma lo riconosci sempre. #art21, #art.33.

Fascism, wherever it appears, 
is the enemy.

Philip K. Dick

 

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17 Maggio, 2019

Sandro Iannaccone, Non esiste una realtà “oggettiva”

by gabriella

oggetto della nostra dimensione materiale

Un articolo uscito su Wired, presenta l’ultimo affascinante esperimento di meccanica quantistica dedicato alla prova sperimentale del principio di indeterminazione di Heisemberg, secondo il quale lo sguardo dell’osservatore, in particolare l’attività di misurazione, modificano ciò che si sta guardando.

La realtà quantistica, spiega Rovelli intervistato in proposito, è sostanzialmente relazionale: ogni elemento esistente appartiene a due sistemi, non ad uno soltanto.

Prendete un pallone. Da calcio, da basket, da pallamano; non importa. Sparatelo con un cannone e riprendete la scena con telecamere ad altissima definizione. Ora riesaminate il video al computer – vi è concessa tutta la potenza computazionale di cui avete bisogno – e provate a determinare, istante per istante, posizione e velocità del pallone.

Se siete stati abbastanza accurati, riuscirete senza dubbio a portare a termine il processo di misura in modo più che soddisfacente: i numeri che otterrete coincideranno, con ottima approssimazione, con quelli previsti dalle equazioni dei modelli teorici che descrivono il moto del pallone.

E potete star certi che il pallone, con o senza telecamere, avrebbe percorso esattamente la stessa traiettoria con le medesime caratteristiche. In altre parole, e generalizzando: ai sistemi macroscopici poco importa chi li sta osservando, e come lo sta facendo.

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14 Maggio, 2019

Dalla pedagogia dell’emancipazione a quella dell’inclusione

by gabriella

Dal 700 all’800, nel passaggio dalla pedagogia illuminista a quella romantica, si verifica una significativa trasformazione degli obiettivi dell’educazione popolare – o della scuola «repubblicana», visto che la scuola della Rivoluzione Francese lo è già.

Mentre la scuola di Condorcet è l’istituzione attraverso la quale la società garantisce al popolo le condizioni di benessere che si devono a un popolo libero, emancipandolo dall’ignoranza e liberandolo dal bisogno, la scuola ottocentesca ripiega sulla filantropia e sull’obiettivo ben più limitato dell’inclusione.

Non si tratta più di rimuovere, attraverso l’istruzione, le condizioni della diseguaglianza, ma di fornire gli strumenti indispensabili per vivere nella condizione che la nascita ha assegnato a ognuno. Vediamo così Pestalozzi soccorrere gli orfani e i figli dei poveri per insegnare loro un lavoro con cui sfamarsi.

10 Maggio, 2019

Andrea Ivaz Melis, Ma dimmi tu

by gabriella

Del poeta sardo Andrea Ivaz Melis.

Ma dimmi tu! “Ma dimmi tu questi negri
che vengono a prendersi per disperazione
ciò che noi ci prendemmo con la violenza,
la spada e la croce santa,
lasciandoci dietro solo disperazione

Ma dimmi tu questi negri
che hanno cellulari e guardano le nostre donne,
mentre noi da sempre
ci fottiamo le loro
un tanto a botta nelle strade nere delle periferie,
e prendiamo il silicio dalle cave delle loro terre,
e come osano poi questi negri
avere desideri proprio uguali ai nostri
manco fossero umani

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5 Maggio, 2019

Svegliati e segui il coniglio bianco, ragazzo ..

by gabriella

Esercitazione transdisciplinare su Platone e la percezione della realtà (tanto dal punto di vista psicologico che sociologico).

Rivedi Matrix, eventualmente rileggendo la sceneggiatura per riflettere sui passaggi più significativi, poi rispondi alle seguenti domande con un testo, una mappa con testi e immagini o una presentazione ppt.

Matrix

1. Che cos’è Matrix? Analizza il brano seguente e spiegane il significato:

Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L’avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità.
NEO: Quale verità?
MORPHEUS: Che tu sei uno schiavo, Neo. Come tutti gli altri, sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore. Una prigione per la tua mente. Nessuno di noi è in grado, purtroppo, di descrivere Matrix agli altri. Dovrai scoprire con i tuoi occhi che cos’è.

2. Che cos’è la realtà? Rileggi la lezione di psicologia sulla percezione e rifletti sull’inadeguatezza dei sensi a garantirci la corrispondenza delle nostre sensazioni alla realtà, poi commenta il brano seguente:

Che vuol dire reale? Dammi una definizione di reale. Se ti riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello. Questo è il mondo che tu conosci. Il mondo com’era alla fine del Ventesimo secolo. E che ora esiste solo in quanto parte di una neuro-simulazione interattiva che noi chiamiamo Matrix. Sei vissuto in un mondo fittizio, Neo. Questo è il mondo che esiste oggi. Benvenuto nella tua desertica nuova realtà.

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5 Maggio, 2019

Matrix

by gabriella

matrix

I testi di Matrix (1999), grande metafora cyberpunk della platonica lotta per la conoscenza e la liberazione.

La lettura prepara all’esercitazione transdisciplinare su Platone e la percezione della realtà (dal punto di vista psicologico e sociologico): Svegliati e segui il coniglio bianco, ragazzo … pensata come compito di realtà, per una terza liceo di Scienze umane.

CYPHER: Sì?
TRINITY: Tutto procede bene?
CYPHER: Non toccava a te darmi il cambio?
TRINITY: Lo so, ma non so stare senza fare niente.
CYPHER: Lui ti piace, ammettilo, ti piace osservarlo.
TRINITY: Non essere ridicolo.
CYPHER: Dovremo sacrificarlo.
TRINITY: Morpheus è convinto che sia l’eletto.

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