Dal punto di vista pedagogico, il ‘700 è il secolo dei grandi riformatori di sistemi scolastici e di tre grandi filosofi dell’educazione: Locke, Rousseau e Kant.
Il primo ad intervenire è John Locke, i cui Pensieri sull’educazione sono uno dei testi pedagogici più letti e dibattuti tra ‘700 e ‘800.
In questo lavoro, nato dalla richiesta di consigli per l’educazione di suo figlio da parte di Lord Edward Clarke of Chipley, Locke delinea – in 217 lettere – il nuovo modello formativo della classe dirigente sulla base delle necessità sociali dell’élite dell’epoca.
È il manifesto dell’individualismo liberale e dell’educazione borghese.
L’educazione del gentleman ha come rovescio quella dei ragazzi di estrazione popolare: semplice misura correzionale di avviamento al lavoro coatto attuata un secolo dopo la morte del filosofo.
Indice
1. Lo scenario storico 2. I Pensieri sull’educazione: spirito critico e libertà
2.1 L’educazione del gentleman:open education, tra autorità e libertà 2.2L’educazione popolare: ortopedia lavorativa e scolarizzazione generalizzata nelle working school
Erudito di fama internazionale, linguista ed esponente della comunità protestante dei Fratelli Boemi, Jan Amos Komensky (1592-1670) è l’ultimo erede dell’umanesimo e della riforma protestante e il primo pedagogista moderno.
Nel suo pensiero, riforma politica e riforma dell’educazione non possono essere separati e il diritto dei poveri e delle donne a sviluppare pienamente la propria personalità attraverso l’istruzione è ricavato direttamente dalla natura spirituale di un’umanità fatta «a immagine e somiglianza di Dio» (Genesi).
Enorme è quindi la distanza di Comenio dalla prima teorizzazione del diritto dei poveri alla scuola che Lutero concepiva semplicemente come via per la salvezza dell’anima (1517), ma anche da quella posteriore di Condorcet per il quale «la società deve al popolo un’istruzione pubblica come mezzo per rendere effettiva l’eguaglianza dei diritti» (1791).
Comenio resta, infatti, ancorato alla visione premoderna di un ordine armonico di diritto divino nel quale si legittimano le diseguaglianze tra gli uomini e in cui i poveri, una volta istruiti «saprebbero ben restare al loro posto».
Indice
1. Pampedia: riforma religiosa e riforma sociale 2.Il disegno di rinnovamento sociale dei Fratelli Boemi 3.L’umanità decaduta e la via della salvezza da operare «coi nostri mezzi» 4.Pansophia: insegnare tutto a tutti 5. Il metodo: la Didactica magna 6. Per una didattica conforme alla natura 7. Educazione ed emancipazione umana
Due millenni dopo i sofisti, la teologia protestante inizia l’opera di alfabetizzazione popolare, dei poveri e delle donne, attraverso una nuova teologia che indica nella lettura delle Sacre scritture la via per la salvezza dell’anima.
Indice
1. Lutero e la dissoluzione rinascimentale dell’ordine medievale 2. La protesta di Lutero e la teologia protestante
2.1 Le 95 tesi e la critica politica alla Chiesa 2.2 Dalla critica politica alla nuova teologia
3.Le conseguenze pedagogiche della riforma protestante 4.Gli sviluppi politici della riforma: i monarcomachi
Intelligere, da intus legere, significa “vedere dentro”. Intelligente è quindi chi sa guardare dentro le cose, le persone, i fatti, oltre il velo dell’apparenza
Dalla sua nascita alla fine dell’ottocento, la psicologia scientifica ha cercato di definire cosa sia l’intelligenza e quali comportamenti possano essere definiti tali.
Nel novecento, questi studi si sono fatti sempre più interdisciplinari, concentrandosi sui processi cognitivi coinvolti nel funzionamento dell’intelligenza, sulla sua misurazione e sulla sua maturazione, interrogandosi anche sulla sua natura di fenomeno innato o acquisito attraverso la stimolazione ambientale.
Gli studi attuali sull’intelligenza coinvolgono perciò tanto le neuroscienze quanto la sociologia e la pedagogia, segno che il groviglio si è fatto più intricato, il mistero più affascinante, contro ogni tentazione semplificatoria della risposta alla domanda «cos’è l’uomo»?
Esercizi sulle videolezioni: 1.Che cos’è l’intelligenza?2. L’intelligenza come problem solving3.L’intelligenza come abilità e competenze 4. Lo sviluppo dell’intelligenza per l’epistemologia genetica e l’approccio storico-sociale 5. La psicometria e i test QI 6.Intelligenza: fattori innati e fattori socio-culturali
1. Che cos’è l’intelligenza?
comprendere la complessità della realtà al di là della superficie
La psicologia non possiede ancora una descrizione e una definizione condivise di cosa sia l’intelligenza.
Sappiamo che l’intelligenza è una caratteristica del pensiero che coinvolge altri processi cognitivi e aspetti psicologici come la memoria, l’apprendimento, il linguaggio, la motivazione.
Resta, però, ancora difficile spiegare le differenze di capacità tra gli individui, decidere se l’intelligenza sia innata o si sviluppi attraverso gli stimoli ambientali; quale sia, se c’è, il rapporto tra intelligenza e profitto scolastico e tra intelligenza e capacità di adattamento all’ambiente. È difficile anche stabilire se si può misurare e se è unica o ne esistono diversi tipi.
Attraverso le loro ricerche, gli studiosi sono pervenuti a risultati differenti, a volte contrastanti.
Potrebbe sembrare, dunque, che la psicologia e le altre scienze umane non abbiano nulla da insegnarci sull’intelligenza, ma mai come in questo caso, forse, sapere che le domande sono ancora più numerose delle risposte, aiuta ad assumere un atteggiamento scientifico e antidogmatico e quindi a procedere nella conoscenza del fenomeno.
Intelligere, dal latino intus legere (o intra legere, secondo alcuni), significa, infatti, “vedere dentro” o “vedere tra le cose”, alludendo, in entrambi i casi, alla capacità di comprendere la complessità della realtà al di là della superficie, cioè di coglierne la struttura profonda al di là delle apparenze.
La seconda parte della lezione sulla natura umana, dedicata a una panoramica storica delle concezioni antropologiche note come «tradizione della modestia» che, da Pico a Gehlen definisce l’uomo per sottrazione, più che per il possesso di specifiche qualità. Qui la prima parte.
Perciò accolse l’uomo come opera di natura indefinita e postolo nel cuore del mondo, così gli parlò: non ti ho dato, Adamo, né un posto determinato, né un aspetto proprio, né alcuna prerogativa tua, perché tutto secondo il tuo desiderio e il tuo consiglio ottenga e conservi. La natura limitata degli altri è contenuta entro leggi da me prescritte. Tu te la determinerai senza essere costretto da nessuna barriera, secondo il tuo arbitrio, alla cui potestà ti consegnai […]. Non ti ho fatto né celeste, né terreno, né mortale, né immortale, perché di te stesso quasi libero e sovrano artefice ti plasmassi e ti scolpissi nella forma che avresti prescelto.
Pico della Mirandola, Oratio de hominis dignitate
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1.L’animale linguistico
1.L’animale linguistico
Secondo Chomsky, la natura umana «dal Cro-Magnon in avanti» sarebbe caratterizzata da tratti stabili, il principale dei quali è la facoltà di linguaggio.
Oltre alle obiezioni di Foucault, dalle scienze sociali si obietta a Chomsky che una facoltà articolata in una grammatica, in strutture profonde e regole universali non è più una facoltà, ma una superlingua universale.
recita l’incipit del Vangelo di Giovanni, che i cristiani hanno interpretato come
«In principio era il Verbo», cioè «la Parola», « … e il Logos era presso Dio, e il Logos era Dio»,
prosegue Giovanni, indicando con chiarezza di quale «Parola» si tratti. Per i cristiani, infatti, il principio è costituito da Dio inteso come Parola che crea ogni cosa, ma anche dalla parola stessa di Dio, cioè dalla rivelazione con cui Egli si è manifestato agli uomini. Quest’ultimo significato vale per tutte le religioni, almeno per quelle monoteistiche.
Costruito su un forra inaccessibile e mai trovato dai nazifascisti che lo cercavano battendo la foresta slovena palmo a palmo, l’Ospedale partigiano Franja [Partizanska Bolnica Franja] è un miracolo di intelligenza organizzativa e un esempio di determinazione e coraggio della guerra partigiana.
Ci siamo stati venerdì scorso 13 aprile (2018), con gli studenti di tre nostre quinte, nel penultimo giorno di un viaggio di istruzione sui luoghi delle guerre del secolo scorso che ha toccato Redipuglia e il Museo della Grande Guerra di Gorizia, la Risiera di San Sabba e il Magazzino 18.
L’ospedale Franja (Bolnica Franja, leggi Balniza Frania)era un ospedale segreto costruito nel dicembre 1943 dai partigiani sloveni nella gola della forra Pasica, a circa 500 mt. di altitudine presso il bosco di Dolenji Novaki – una frazione del villaggio di Cerkno (leggi Zrkno) – sovrastato da uno sperone di roccia che arriva ai 900 metri.
È molto strano che, da quando ci si occupa di educare fanciulli, non si sia immaginato altro strumento per guidarli che l’emulazione, la gelosia, l’invidia, la vanità, l’avidità, il vile timore, tutte le passioni più dannose, più pronte a fermentare e più adatte a corrompere l’anima anche prima che il corpo sia formato.
Ad ogni insegnamento precoce che si vuol far entrare nella loro testa, si pianta un vizio nel fondo del loro cuore; istitutori insensati pensano di fare meraviglie quando li rendono cattivi per insegnar loro cos’è la bontà; e poi ci dicono gravemente: «Tale è l’uomo». Si, tale è l’uomo che voi avete fatto.
Si son tentati tutti gli strumenti, fuorché uno, e precisamente il solo che può riuscire: la libertà ben regolata.
Approfondimenti, integrazioni: Cultura e anticultura del lavoro (Loescher);
Karl Marx ( 1818 – 1883)
ll 14 marzo, alle due e quarantacinque pomeridiane, ha cessato di pensare la più grande mente dell’epoca nostra […]. Non è possibile misurare la gravità della perdita che questa morte rappresenta per il proletariato militante d’Europa e d’America, nonché per la scienza storica. Non si tarderà a sentire il vuoto lasciato dalla scomparsa di questo titano.
Lo sviluppo delle organizzazioni è il meccanismo principale in base al quale in una società altamente differenziata è possibile realizzare i propri progetti e raggiungere degli obiettivi che vanno al di là degli individui.
Talcott Parsons
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1. Natura, finalità e sviluppo delle organizzazioni 2. La teoria classica dell’organizzazione
2.1Lo Scientific Management 2.2 La «scuola delle relazioni umane»
3.L’analisi weberiana e dei teorici del conflitto 4. L’organizzazione come sistema
1.Natura, finalità e sviluppo delle organizzazioni
Le organizzazioni sono entità strutturate che mobilitano individui, risorse e tecnologie al servizio di uno scopo perseguito razionalmente. Sono organizzazioni i partiti politici, le chiese, gli ospedali, le aziende, le cooperative e le associazioni del terzo settore ecc..
Sala d’aspetto di un ospedale
La moltiplicazione delle organizzazioni, legata alla razionalizzazione delle attività finalizzate al raggiungimento di scopi sociali, è un fenomeno tipico della modernizzazione.
Max Weber (1864-1920)
Weber lo chiamò burocratizzazione, guardando con angoscia alla spersonalizzazione e alla perdita d’anima della società moderna investita dai processi di razionalizzazione, nella quale ogni utilità umana viene ormai perseguita attraverso le procedure e la standardizzazione della «gabbia d’acciaio» del capitalismo.
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