Archive for Maggio, 2014

13 Maggio, 2014

Chi fa i quiz danneggia anche te, digli di smettere

by gabriella

scioperoNel contesto della Giornata nazionale anti-INVALSI, Martedì 13 maggio alle 17,00 i proff. Calascione e Giudici animeranno un caffé filosofico sul tema della valutazione al CVA di Ponte san Giovanni. L’incontro è aperto a studenti e cittadini.

Ho letto di recente su La Letteratura e noi che quando il filosofo e matematico Henri Poincaré fu chiamato dalla Corte di Cassazione francese a dare un parere sulle perizie calligrafiche che dovevano stabilire la colpevolezza del capitano Dreyfus nel contesto del celebre affaire, scrisse un rapporto in cui osservava che sostituire gli elementi morali con cifre è «pericoloso e vano» e che

«occorre astenersi assolutamente dall’applicare il calcolo alle cose morali»,

che definì «lo scandalo della scienza». E’ dello storico americano Irwin Thompson, invece, l’osservazione che

«ciò che veramente conta non può essere contato».

Giornata antiinvalsiDa quando li stanno imponendo alla scuola, sui test INVALSI si è scritto molto, ma non ancora abbastanza. Incollo quindi una bella intervista a Guido Armellini, per preparci allo sciopero e al pomeriggio di scuola alternativa che faremo il 13 per continuare a insegnare nella scuola che vale la pena di fare.

Mi è particolarmente piaciuto quanto Armellini dice del mestiere di insegnante:

[..] un lavoro interessante e molto impegnativo: fare domande sensate su un testo letterario non è affatto facile. Ma questo è il nostro mestiere: un artigianato che è che anche pensiero, perché implica una riflessione sul senso della letteratura e sul senso dell’insegnamento. Spesso noi insegnanti nutriamo un senso di inferiorità nei confronti del sapere accademico, sia in campo pedagogico sia in campo letterario; ma il nostro mestiere è fondato su un sapere relativamente autonomo, che certo deve interagire con gli altri, ma che ha una sua specificità. Il criterio per valutare la qualità del mio lavoro non sta nella maggiore o minore vicinanza al sapere accademico, ma nella qualità della relazione che si è instaurata fra le opere letterarie e i miei studenti. Il mio scopo non è di trasmettere agli studenti le prospettive più aggiornate e accreditate della critica, ma di aiutarli a sviluppare una loro interpretazione, che può anche andare in una direzione completamente diversa.

 

D.L.V. Oggi la presenza mediatica del tema della valutazione (prove Invalsi, rilevazioni internazionali sulla literacy) è forte. Si tratta però sempre di rilevazioni standardizzate, allo scopo di rendere i risultati comparabili su scala nazionale e internazionale. Secondo lei tutto ciò sta schiacciando l’idea della valutazione su quella della misurazione?

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12 Maggio, 2014

K

by gabriella
11 Maggio, 2014

L

by gabriella
11 Maggio, 2014

Jean François Bossy, Atelier philosophie et Shoah

by gabriella

La scelta di testi (per ora in francese) del laboratorio filosofico tenuto nel novembre 2011 da Bossy al Mémorial de la Shoah. Le questioni affrontate: la sparizione o la cancellazione delle tracce come struttura del crimine; la struttura ricorsiva dell’antisemitismo; l’impossibilità del lutto e dell’oblio [quest’ultimo testo è in traduzione].

 

I. La disparition ou l’effacement des traces comme structure du crime

camera a gas del Krematorium I

Auschwitz Birkenau, Camera a gas del Krematorium I

Texte 1: « Ainsi la peur des camps des camps de concentration, et les vues qui en résultent quant à la nature de la domination totale, peuvent-elles servir à […] fournir, par delà celles-ci, la principale échelle à laquelle rapporter les événements politiques de notre temps : servent-ils ou non la domination totalitaire ? En tout cas, l’effroi dont est frappée l’imagination a le grand avantage de réduire à néant les interprétations sophistico-dialectiques de la politique, qui sont toutes fondées sur la superstition que du mal peut sortir le bien. De telles acrobaties dialectiques eurent un semblant de justification aussi longtemps que le pire traitement qu’un homme pouvait infliger à un autre était de le tuer. Mais, nous le savons aujourd’hui, le meurtre n’est qu’un moindre mal. Le meurtrier qui tue un homme – un homme qui devait de toute façon mourir – se meut encore dans le domaine de la vie et de la mort qui nous est familier ; toutes deux ont assurément un lien nécessaire, sur lequel se fonde la dialectique, même si elle n’en est pas toujours consciente. Le meurtrier laisse un cadavre derrière lui et ne prétend pas que sa victime n’a jamais existé ; s’il efface toutes traces, ce sont celles de son identité à lui, non le souvenir et le chagrin des personnes qui ont aimé sa victime ; il détruit une vie, mais il ne détruit pas le fait de l’existence lui-même. Les nazis, avec la minutie qui les caractérisait, avaient coutume d’enregistrer toutes leurs activités dans les camps de concentration sous la rubrique « Sous l’épaisseur de la nuit (Nacht und Nebel) ». Le radicalisme des mesures prises pour traiter les gens comme s’ils n’avaient jamais existé et pour les faire disparaître au sens littéral du terme n’apparaît généralement pas à première vue. La véritable horreur des camps de concentration et d’extermination réside en ceci que les prisonniers, même s’il leur arrive d’en réchapper, sont coupés du monde des vivants bien plus nettement que s’ils étaient morts ; c’est que la terreur impose l’oubli. »

Hannah Arendt, Le système totalitaire, Points-Seuil, 1974, p. 179-180.

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11 Maggio, 2014

Apri gli occhi e spegni il display

by gabriella

Internet è un formidabile universo comunicativo, già maturo, intessuto di forme banali e degradate e di device immaginati non per rispondere a dei bisogni, ma per crearne. Per navigare questi mondi, trarne vantaggio ed evitarne le insidie – e non sto parlando di adescamento o aggressione online, ma della loro seduttività – è necessaria una piena maturità, esperienza, equilibrio. In sintesi, nella speranza che la nostra società riesca ancora a produrre dei maggiorenni, i media digitali andrebbero vietati ai minori. Ecco perché:

Schiavi del telefono.

 

 

10 Maggio, 2014

Konrad Lorenz, Abitudine e superstizione

by gabriella

Traggo da Schoolstorming questo ironico frammento de Il cosiddetto male, centrato sul ruolo dell’abitudine negli animali superiori, dall’oca all’uomo.

lorenz1

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10 Maggio, 2014

M

by gabriella

Mm

[Indice alfabetico per argomenti in costruzione]

Machiavelli, Niccolò: [vedi Filosofia rinascimentale e moderna, storia della]

Majakovskji, Vladimir: Majakovskji; La Spoon River dei grandissimi

Malcolm X: Malcolm X, Con ogni mezzo necessario

Male: Il diavolo, ossessione medievale; Phil Zimbardo, L’origine del male e l’Effetto LuciferoLa performance di Marina Abramovic

Malinconia: dalla mostra “Malinconia, genio e follia in Occidente”, Parigi, Gran Palais, 13 ottobre/16 gennaio 2006 [I eII. Prologo. I. La malinconia antica. II. Il bagno del diavolo. Il Medioevo; III. I figli di Saturno: il Rinascimento; IV. Anatomia della malinconia; V. I Lumi e le loro ombre. Il XVIII secolo; VI. Dio è morto. Il Romanticismo; VII. La naturalizzazione della malinconia; VIII. L’angelo della storia. Malinconia e tempi moderni]; Anton Checov, La malinconia

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9 Maggio, 2014

N

by gabriella

Nn

[Indice alfabetico per argomenti in costruzione]

Natale: Joseph Ratzinger, Il sol invictus

Natura, rapporto con la: Il rapporto dei popoli nativi con la natura

Natura umana: [vedi Umana, natura]

Nazismo [vedi anche Sonderkommando e Action T4]: Guido Caldiron, Lefebvre, l’estrema destra e i funerali di Priebke

Neet: Neet

Negazione: Paolo Virno, Della capacità di dire come non stanno le cose; Paolo Virno, Doppia negazione e variabilità del senso; Paolo Virno, Socialità e negazione dell’altro

Negazionismo: Adriano Prosperi, Sanzionare per legge il negazionismo

Nemico interno [vedi anche Straniero]: Annalucia Accardo, Alessandro Portelli, Il negro domestico. Psicologia di un nemico interno

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8 Maggio, 2014

O

by gabriella
7 Maggio, 2014

P

by gabriella

Pp

[Indice alfabetico per argomenti in costruzione]

Palestina: Mahmoud Darwish, Carta d’identità; Gaza; Joseph Halevi, La violenza fondatrice. Israele/Palestina. Le radici del conflitto; Joseph Halevi, Israele-Palestina, alle radici del conflittoLa risoluzione UNESCO su Gerusalemme EstSulla morte di Mohammad Al Durrah; Street Art a Gaza

Paolo di TarsoL’amore ἀγάπη

Parmenide: [vedi Filosofia antica e medievale, storia della]

Parsons, Talcott: Parsons e il funzionalismo

Partigiani: [vedi Resistenza italiana]

Pascal, Blaise: [vedi Filosofia rinascimentale e moderna, storia della]

Pasolini, Pier Paolo: Che cos’è questo golpe? Io so

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