
Comunicazione verbale e paraverbale
I canali della comunicazione, la comunicazione verbale, non verbale, paraverbale, le discrepanze comunicative e gli assiomi di Watzlawick, Beavin e Jackson.
Indice
1. I canali della comunicazione
1.1 Il non verbale
2. Le discrepanze comunicative
3. Gli studi della scuola di Palo Alto
3.1 Relazione e contesto
3.2 La prospettiva sistemico-relazionale
3.2 Scambi di informazioni
3.4 I bersagli polemici della scuola di Palo Alto
4. Gli assiomi della comunicazione
4.1 È impossibile non comunicare
4.2 Metacomunicazione
4.3 Punteggiatura
4.4 Comunichiamo sia con il modulo numerico che con il modulo analogico
4.5 Tutti gli scambi comunicativi sono simmetrici o complementari
5. Il paradosso pragmatico e il double bind
6. La prossemica
1. I canali della comunicazione
Per comunicare non utilizziamo soltanto le parole, cioè il modulo «numerico», verbale, ma sfruttiamo ampiamente anche quello «analogico», non verbale.
Gli esseri umani possono comunicare infatti sia parlando, secondo le regole della grammatica e della sintassi (modulo verbale), sia con il volume, il tono, ritmo della voce (comunicazione paraverbale), sia attraverso la comunicazione non verbale, che comprende la gestualità, la mimica, le posture, la gestione degli spazi, l’inflessione, la cadenza, il ritmo della voce e anche le pause e i silenzi.

Comunicazione non verbale
I due moduli differiscono per complessità e astrazione.
Il linguaggio «numerico», più complesso e astratto, è molto efficace per scambiare informazioni su contenuti diversi e trasmettere conoscenza, ma assolve anche ad altre funzioni come quella di consentire la socializzazione e di definire la relazione che esiste tra due persone.
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