
Ezio Giaccone, 26 anni, ucciso dai fascisti a Bologna nella battaglia dell’Università il 20 ottobre 1944
La guerra di liberazione italiana dal fascismo e dall’occupante nazista nasce dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e si conclude con le giornate dal 19 al 25 aprile 1945 nelle quali i partigiani proclamano l’insurrezione generale, liberando città, occupando fabbriche, prefetture, caserme, spesso entrando prima degli “alleati” nelle città presidiate da fascisti e tedeschi.
E’ stato un vasto fenomeno di ribellione popolare che ha unito persone di diversa estrazione sociale, ruolo, orientamento politico.
Morirono in cinquantamila, 75 anni fa.
Indice
1.1 La fame, la guerra, la fabbrica. Cultura popolare e antifascismo nel 1943
1.2 Gli eventi dal 19 al 30 aprile 1945
2.1 Storie e testimonianze dei partigiani di montagna
2.2 Le lettere dei condannati a morte della Resistenza
2.2.1 Ultima lettera di Luigi Rasario, da “Tra un’ora la nostra sorte”
2.3 Mirka e le altre
2.4 Zerocalcare, A Giovanni Prono, partigiano
2.5 I GAP e Via Rasella
2.6 Italo Calvino, Oltre il ponte
2.7 IMI, la storia dei militari italiani internati nei lager nazisti
2.8 L’internamento degli ex-partigiani negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari
3.1 Il massacro della Benedicta
4. Le stragi, la deportazione, i lager
4.1 I quindici di Piazzale Loreto
4.2 La Risiera di San Sabba. Lettera di Pino Robusti alla fidanzata
4.3 Le stragi nazifasciste
4.3.1 Umbria: 479 vittime in 181 stragi
4.4 I fascisti perugini nel 44
5. La liberazione
5.1 Adriano Prosperi, La mia liberazione
5.2 La differenza tra libertà e liberazione
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1. Storia della Resistenza
1.1 La fame, la guerra, la fabbrica. Cultura popolare e antifascismo nel 1943
Quando l’ingiustizia diventa legge,
la resistenza diventa dovere.
Bertold Brech
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