Archive for Maggio, 2017

28 Maggio, 2017

28 maggio 1974, Piazza della Loggia

by gabriella

piazza della loggiaStrage_della_Loggia_esplosioneIl 28 maggio 1974, una bomba esplode in Piazza della Loggia, a Brescia, durante una manifestazione antifascista, uccidendo otto persone (cinque giovani insegnanti, tre operai, un pensionato) e ferendone oltre cento.

Quarant’anni dopo la strage, la Cassazione ha riaperto il caso giudiziario autorizzando un nuovo processo d’appello contro l’assoluzione dei neofascisti imputati nel delitto: il medico veneziano Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, uomo dei servizi infiltrato in Ordine Nuovo. La verità giudiziaria è arrivata 43 anni dopo con la loro condanna.

«Ora gli italiani sanno che l’inquinamento delle prove, i depistaggi investigativi, le connivenze degli apparati dello stato con l’eversione neofascista erano parte di una vita democratica incompiuta e minacciata».

Alfredo Bazoli, padre di Giulietta, 34 anni, insegnante

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27 Maggio, 2017

Silvano Agosti, Lettere dalla Kirghisia

by gabriella

Prima lettera

…basta saper immaginare un’isola, perché quest’isola incominci realmente ad esistere.

Kirghisia, 3 luglio

Cari amici,Lettere_Kirghisia

non sono venuto in Kirghisia per mia volontà o per trascorrere le ferie, ma per caso.

Improvvisamente ho assistito al miracolo di una società nascente, a misura d’uomo, dove ognuno sembra poter gestire il proprio destino e la serenità permanente non è utopia, ma un bene reale e comune. Qui sembra essere accaduto tutto ciò che negli altri Paesi del mondo, da secoli, non riesce ad accadere.

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15 Maggio, 2017

Gli stereotipi sulle migrazioni

by gabriella

Detroit nel 1900Un modulo di storia sugli stereotipi intorno alle migrazioni di Cesare Grazioli, uscito su Novecento.org, n. 4, 2015.

Premessa: perché tematizzare gli stereotipi sulle migrazioni

Tra le molte questioni “socialmente vive” legate al tema Nord/Sud del Mediterraneo, quella delle migrazioni è senza dubbio la più intensa, quella che più di ogni altra è impressa nelle menti, nei cuori e nelle pance degli studenti, attraverso i più diversi canali (dalle immagini televisive sulle “tragedie del mare”, ai commenti captati in famiglia, alle battute tra coetanei). Queste “preconoscenze”, è superfluo aggiungerlo, sono basate in gran parte su luoghi comuni, stereotipi, pregiudizi, presenti negli studenti come nell’insieme della società. Da questo presupposto mi sembrano ricavabili tre conseguenze:

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12 Maggio, 2017

Le grotte di Lascaux

by gabriella

vacheLe grotte di Lascaux si trovano in Dordogna, nella Francia sud-occidentale. Furono scoperte nel 1940 da quattro ragazzi che cercavano il loro cane, scomparso in un buco del terreno. Si calarono con le corde nella cavità e scoprirono quella che viene definita la Cappella Sistina del Paleolitico.

 

Il pensiero simbolico nella pittura primitiva

Il simbolismo è innegabilmente l’essenzchevala dell’umanità. Se vi è una sola cosa che distingue l’uomo da tutte le altre forme di vita, attuali o estinte, è la capacità di pensiero simbolico: saper generare complessi simboli mentali ed elaborarli in nuove combinazioni.

È proprio questo il fondamento dell’immaginazione e della creatività: la capacità, unicamente umana, di creare un mondo nella propria mente, e di ricrearlo in quello reale che si trova all’esterno. Altre specie possono sfruttare il mondo esterno con grande efficienza, come gli scimpanzé, ma mantengono sostanzialmente il ruolo di soggetti passivi e meri osservatori. Anche i Neandertaliani, per quanto notevoli possano essere stati, con tutta probabilità si erano a malapena liberati da questa condizione.

cacciatoriÈ nelle manifestazioni artistiche dei Cro-Magnon che si rivela pienamente la singolare capacità umana di questa popolazione. La loro arte fu molto più di un’interpretazione meccanica dell’ambiente che li circondava. Fu invece una complessa ricreazione del mondo esterno, reso con squisito senso dell’osservazione e con padronanza dei propri mezzi. Non conosceremo mai con certezza il contesto mitico (o i contesti) di quella ri-creazione, ma è evidente che persino le superbe immagini degli animali con cui i Cro-Magnon condividevano il territorio avevano per loro un significato simbolico che trascendeva la semplice identità zoologica. Riconosciamo subito i segni astratti che punteggiano i fregi degli animali di Lascaux indicandoli come “simboli” (quale altro senso avrebbero?), ma è evidente che le immagini degli animali erano per i Cro-Magnon che le dipinsero molto più di semplici raffigurazioni: sono pregne di tutti i significati che popolavano il complesso universo mentale dei loro autori.

Tattersal T., Il cammino dell’uomo, Garzanti, p. 163.

 

5 Maggio, 2017

Abbiamo dato regole etiche alla legittima difesa, mica vogliamo il Far West

by gabriella

Gazebo, Legittima difesa

"Be, la legge è legge…"#gazebonotte

Publié par Gazebo sur jeudi 4 mai 2017

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5 Maggio, 2017

John Locke, L’origine delle idee e dell’idea di sostanza

by gabriella

ideeDa dove vengono le idee che abbiamo

Poiché ogni uomo è consapevole di pensare, e poiché ciò cui il suo spirito si applica mentre pensa sono le idee che vi si trovano, è fuori dubbio che gli uomini hanno nel loro spirito molte idee; come ad esempio quelle espresse dalle parole bianchezza, durezza, dolcezza, pensare, movimento, uomo, elefante, esercito, ubriachezza e così via. La prima domanda da porsi è dunque: come gli vengono queste idee? (1)

So che è dottrina comunemente ammessa che gli uomini ab­biano idee e caratteri originari stampati nel loro spirito fin dal pri­mo momento della loro esistenza. Ho già esaminato diffusamente quest’opinione, e credo che ciò che ho detto nel Libro precedente sarà più facilmente accolto quando avrò mostrato da dove l’intel­letto può procurarsi tutte le idee che ha e in quali modi e gradi esse possono giungere allo spirito: sul che mi appellerò all’osser­vazione e all’esperienza di ognuno (2).

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5 Maggio, 2017

L’unità della specie umana

by gabriella

Lezione suol’unità e la diversità della specie umana.

Indice

1. Ciò che ci distingue e ciò che ci accomuna

1.1 L’apetto fisico e il DNA

2. Le origini dell’uomo “anatomicamente moderno”

2.1 Distanza e vicinanza genetica
2.2
Le razze umane non esistono
2.3 La razza come costruzione culturale

 

1. Ciò che ci distingue e ciò che ci accomuna

HomoSapiensSapiensNonostante l’intensità crescente dei contatti tra le popolazioni del pianeta, la varietà che caratterizza l’umanità attuale resta assai grande.

Questa varietà si manifesta a più livelli: sul piano fisico è attestata dalle differenze del colore della pelle, degli occhi e dei capelli, della statura, dei tratti somatici; su quello linguistico, la varietà umana si esprime in almeno cinquemila lingue parlate oggi nel mondo e in un numero infinitamente superiore di lingue “locali” chiamate “dialetti”; su quello culturale, infine,esiste una grande varietà di comportamenti e di idee. Una varietà che riguarda persino quanti condividono gli stessi modelli culturali.

Accanto a questa grande varietà abbiamo però elementi di forte unità.

Alla metà de XVIII secolo, uno scienziato francese, il conte di Buffon (1707-1788), stabilì che i gruppi umani fanno tutti parte di un’unica specie.

Nella seconda metà dell’Ottocento gli antropologi dimostrarono che tutti i gruppi umani sono capaci di produrre cultu­ra, mentre nello stesso periodo i linguisti conclusero che le lingue parlate dalle diverse popolazioni del pianeta possiedono, al di là delle enormi differenze, strutture interne (grammatica, sintassi) ugualmente complesse.

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2 Maggio, 2017

Darwin

by gabriella

Lezione su Darwin, la genesi dell’evoluzionismo e dei suoi principi, ispirata a tre lezioni sul tema di Piergiorgio Odifreddi.

Indice

1. Il Beagle e gli anni della ricerca
2. L’origine delle specie (1859)

      2.1 La fecondazione delle orchidee da parte degli insetti

3. L’origine dell’uomo (1871)
4. L’idea di Dio e le polemiche con il clero

 

1. Il Beagle e gli anni della ricerca

darwin_beagleIl 27 dicembre 1831, il brigantino Beagle salpa con Darwin [1809-1882] a bordo per completare il rilevamento della Patagonia e della Terra del fuoco cominciato dal capitano King tra il 1826 e il 1830.

L’arrivo alle Galapagos è uno dei momenti fondamentali di questo viaggio. Darwin studia le tartarughe, le iguane e soprattutto i fringuelli, stupendosi della enorme varietà di organismi che popolano l’arcipelago. E’ qui che formula la tesi che l’isolamento geografico può dare origine alla varietà e alle variazioni delle specie:

fringuelliL’unica luce che posso gettare su questa notevole differenza tra gli organismi delle varie isole, in particolare i fringuelli, è che correnti marine fortissime che corrono in direzione occidentale ovest, nord-ovest separino, per quanto riguarda il trasporto attraverso il mare le isole meridionali da quelle settentrionali. Siccome l’arcipelago è esente in modo notevolissimo da tempeste di vento, né gli uccelli, né gli insetti, né i semi leggeri possono essere trasportati da isola a isola e infine la grande profondità dell’oceano tra le isole e la loro origine apparentemente recente, in senso geologico, rendono altamente improbabile che siano mai state unite e allora, ripassando in rivista i fatti qui elencati, si resta stupefatti della forza creatrice dispiegata su queste piccole isole nude e rocciose e ancor più dalla sua azione dissimile, ma analoga negli effetti, su punti tanto vicini l’uno all’altro.

GalapagosE’ il germe della teoria dell’evoluzione che Darwin svilupperà in seguito. Non si trattava però di una teoria nuova, i greci l’avevano già formulata [come nel caso dell’eliocentrismo, non avanzato per primo da Copernico ma da Aristarco], come emerge da questo passo della Fisica di Aristotele:

Che cosa impedisce che i rapporti tra le differenti parti del corpo siano puramente accidentali? Gli incisivi, per esempio, sono taglienti e servono a spezzare il cibo, mentre i molari sono piatti e servono a masticarlo. Essi però non sono stati fatti con questo scopo e la loro forma è il risultato di un caso. Lo spesso vale per tutte le parti del corpo che sembrano essere naturalmente destinate a qualche scopo particolare: quelle costituite in maniera adatta grazie a una loro spontanea particolarità si sono conservate, mentre quelle non costituite in tal modo sono perite e continuano a perire.

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2 Maggio, 2017

Nietzsche, Il dionisiaco

by gabriella

DionisoLa visione greca della vita e il dionisiaco ne La filosofia nell’epoca tragica dei greci, da Studia Humanitatis.

Ciò che è dionisiaco viene contrapposto nel pensiero come un ordine superiore del mondo a un ordine volgare e dappoco: il Greco voleva una fuga assoluta da questo mondo della colpa e del destino. Difficilmente si dava pace con un mondo dopo la morte: la sua brama andava più in alto, al di là degli dèi; egli negava l’esistenza assieme al suo variopinto, luccicante rispecchiamento negli dèi. Nella consapevolezza del risveglio dall’ebbrezza, egli vede ovunque l’atrocità o l’assurdità dell’esistenza umana. Ciò gli dà la nausea. Ora egli comprende la sapienza del dio silvano.

Friedrich Niezsche

I Greci, che esprimono e al tempo stesso nascondono la dottrina segreta della loro visione del mondo nei loro dèi, hanno stabilito come duplice fonte della loro arte due divinità Apollo e Dioniso. Questi nomi rappresentano nel dominio dell’arte dei contrari stilistici, che incedono l’uno accanto all’altro quasi sempre in lotta tra loro, e appaiono fusi una volta soltanto, quando culmina la «volontà» ellenica, nell’opera d’arte della tragedia attica.dioniso

In due stati, difatti, l’uomo raggiunge il sentimento estatico dell’esistenza, nel sogno e nell’ebbrezza. La bella illusione del mondo del sogno dove ogni uomo è artista pieno, è madre di ogni arte figurativa e altresì come vedremo, di una metà importante della poesia.

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1 Maggio, 2017

Padlet, C-Map cloud, Coggle

by gabriella

Parte dei temi della formazione per docenti che si terrà a scuola nel pomeriggio.


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