Archive for ‘Didattica – Materiali’

5 Gennaio, 2025

L’ambiente e le forme di società

by gabriella

inuit,Studiando la modernizzazione si osserva come un cambiamento economico [il lavoro da mezzo – di sopravvivenza – a fine – di arricchimento] abbia innescato la molteplicità di trasformazioni che caratterizza la fisionomia delle società moderne.

Estendendo lo sguardo alle società tradizionali o non moderne, si vede come il tipo di organizzazione del lavoro umano, quale primo elemento di adattamento all’ambiente, decida l’insieme dei rapporti sociali, cioè la forma di società.

Indice

1. Adattamento all’ambiente e lavoro
2. Le società acquisitive

2.1 Le società di caccia e raccolta contemporanee
2.2.1 L’animismo dei cacciatori-raccoglitori
2.2 Le società acquisitive preistoriche

 

3. Casi etnografici

3.1 I Kwakiutl
3.2 I Kung San
3.3 I Guayaki

 

4. La rivoluzione agricola e la stratificazione sociale

4.1 La domesticazione delle piante
4.2 La domesticazione degli animali
4.3 Investimento lavorativo e rendimento nel tempo
4.4 Orticoltura e agricoltura
4.5 Agricoltura e differenziazione sociale
4.6 Pastorizia e società nomadi

 

Videolezioni

 

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29 Dicembre, 2024

Bertold Brecht, Fulgenzio e Galilei

by gabriella
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Bertold Brecht (1898 – 1956)

Le implicazioni politico-culturali della nuova visione dell’universo. Lavoro di analisi per una quarta Liceo di Scienze Umane.

Nell’VIII scena di Vita di Galilei, Brecht colloca lo splendido colloquio tra il vecchio scienziato e il discepolo, l’ecclesiastico Fulgenzio che difende l’idea dell’utilità compassionevole della credenza e dell’ignoranza.

Fulgenzio è allievo di Galilei e ha capito, da matematico qual è, la verità del copernicanesimo propugnato dal maestro. Si reca allora da lui per comunicargli la volontà di abbandonare l’astronomia, davanti alla quale Galilei ipotizza, sulle prime, che l’allievo fugga il rogo e la tortura.

Ma non si tratta solo di questo. Da religioso e uomo di cultura, Fulgenzio presagisce l’impatto che la nuova visione può avere sulla società. Ricorda i propri genitori, poveri contadini che avevano nel ciclo della semina l’unica sicurezza di una vita di sofferenze e nella certezza del Paradiso la ricompensa per le rinunce e i dolori terreni. Certezze che un universo meccanico, vuoto, fatto di sola materia rotante nello spazio dissolverebbe all’istante.

È il religioso, quindi, a trarre tutte le conseguenze culturali, sociali e politiche della nuova astronomia che il Galilei storico non intravide mai (a differenza del contemporaneo Giordano Bruno).

Sotto il testo semplificato con una possibile interpretazione (e la versione pdf per la stampa) dalla quale si può vedere come per svolgere l’analisi, non sia sufficiente parafrasare il testo, ma occorra indicare i contenuti impliciti e il significato delle metafore e delle tante osservazioni ironiche o sarcastiche con cui il Galilei brechtiano respinge la visione tradizionale del potere offerta da Fulgenzio.

 

VIII.

Palazzo dell’ambasciata fiorentina a Roma.
Galileo sta parlando con frate Fulgenzio.

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28 Dicembre, 2024

Marx

by gabriella

Un percorso guidato al pensiero e alla figura di Karl Marx.

Una filosofia che trova nel proletariato le sue armi materiali,
così come il proletariato trova nella filosofia le sue armi spirituali.

Karl Marx, Per la critica della filosofia hegeliana del diritto pubblico

Indice 

1. Dalla comprensione della realtà alla sua trasformazione

1.1 Il compito della filosofia nel giovane Marx
1.2 La demistificazione di Hegel e del liberalismo
1.3 Emancipazione politica ed emancipazione umana

 

2. Lavoro, alienazione, riappropriazione
3. La concezione materialistica della storia e il comunismo
4. Il Capitale
5. La morte e il lascito marxiano

 

Approfondimenti, integrazioni: Cultura e anticultura del lavoro (Loescher);

Karl Marx ( 1818 - 1883)

Karl Marx ( 1818 – 1883)

ll 14 marzo, alle due e quarantacinque pomeridiane, ha cessato di pensare la più grande mente dell’epoca nostra […]. Non è possibile misurare la gravità della perdita che questa morte rappresenta per il proletariato militante d’Europa e d’America, nonché per la scienza storica. Non si tarderà a sentire il vuoto lasciato dalla scomparsa di questo titano.

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11 Dicembre, 2024

Karl Marx, Introduzione alla Critica della filosofia hegeliana del diritto pubblico. Testo commentato

by gabriella

MarxLa critica non è una passione del cervello, essa è il cervello della passione. […] Essa non si pone più come fine a se stessa, ma ormai soltanto come mezzo. Il suo pathos essenziale è l’indignazione, il suo compito essenziale è la denuncia.

La critica ha strappato dalla catena i fiori immaginari, non perché l’uomo porti la catena spoglia e sconfortante, ma affinché egli getti via la catena e colga i fiori vivi. […]

Karl Marx

 

Marx scrive l’Introduzione alla Critica della filosofia hegeliana del diritto pubblico nel 1843 quando, dopo essere fuoriuscito dalla Prussia la cui censura aveva vietato le pubblicazioni della Gazzetta Renana di cui era redattore, fonda a Parigi, con altri giovani hegeliani, gli Annali franco-tedeschi (Deutsch-Französische Jarbücher) di cui sarebbe uscito solo il primo numero (marzo 1844).

E’ in questo testo che il filosofo venticinquenne delinea il nuovo compito della filosofia e produce la celebre critica della religione quale indispensabile premessa per ogni critica dell’esistente. Sempre in questo testo, Marx usa per la prima volta i concetti di «rivoluzione» e «proletariato», spiegando perché la liberazione di una classe (una parte della società) e il rovesciamento della società borghese significhino la liberazione dell’intera umanità e la premessa per la creazione di una società libera e senza classi.

Sotto il testo è leggibile l’analisi svolta in classe, evidenziata in viola e condotta sui primi paragrafi e sulla parte finale dell’opera.

 

Per la Germania, la critica della religione nell’essenziale è compiuta, e la critica della religione è il presupposto di ogni critica

Dopo Feuerbach, la critica della religione, nei suoi elementi portanti è da ritenere conclusa: la teologia è adesso consapevolmente ricondotta all’antropologia, cioè proiezione dell’uomo (delle sue qualità) in Dio (dove queste qualità sono ipostatizzate ed esteriorizzate). La religione è dunque alienazione (patologia psichica che pone l’individuo di fronte a se stesso, ma nell’incapacità di riconoscersi). 

Capire questo aspetto è, secondo Marx, il presupposto di ogni critica; nessuna critica può infatti essere avanzata se si considera vera la religione e naturali, cioè posti da Dio, l’ordine naturale e l’ordine sociale. Marx prosegue qui la critica dell’esistente iniziata già nella tesi di laurea sulle filosofie di Democrito e Epicuro.

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27 Novembre, 2024

Feuerbach

by gabriella
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Ludwig Feuerbach (1804 – 1872)

Il pensiero di Ludwig Feuerbach rappresenta il rovesciamento materialistico dell’idealismo hegeliano e l’avvio contemporaneo di una critica radicale alla religione portata poi a termine da Marx.

 

Indice

1. Il distacco da Hegel
2. Feuerbach maestro di una generazione di filosofi
3. La critica radicale della religione e il concetto di alienazione

 

1. Il distacco da Hegel

Dapprima studioso e seguace di Hegel, Feuerbach matura presto critiche al sistema del maestro, approdando a posizioni di «sinistra hegeliana», poi di «sinistra antihegeliana», che risulteranno decisive ai fini del superamento dell’idealismo hegeliano e della costruzione della filosofia della prassi di Marx.

La critica di Feuerbach si appunta soprattutto sull’astrattezza e sull’immaterialismo del sistema hegeliano di cui sottolinea la matrice teologica.

I primi incisivi scritti antihegeliani sono i due testi del 1842 e 1843, Tesi provvisorie per la riforma della filosofia e Principi della filosofia dell’avvenire nei quali sferra un attacco radicale

«alla tanto vantata identità speculativa dello spirito e della materia, del finito e dell’infinito del divino e dell’umano» [Principi della filosofia dell’avvenire].

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21 Novembre, 2024

L’eredità hegeliana e il superamento dell’idealismo

by gabriella
David Friedrich Strauss

David Friedrich Strauss (1808-1874)

La filosofia europea dopo la morte di Hegel: la scuola e la dissoluzione dell’idealismo

Indice

1. Destra e sinistra hegeliane
      1.1 I giovani hegeliani
2. La reazione antihegeliana

 

Videolezione: [Gianfranco Marini, Destra e sinistra hegeliana]

 

Destra e sinistra hegeliane

Dopo la morte di Hegel, avvenuta nel 1831, i suoi seguaci si divisero in correnti diverse che proposero interpretazioni opposte della religione e dei fenomeni storico-sociali.

Dopo alcuni anni, l’ampiezza della frattura portò alla dissoluzione della scuola stessa e al superamento dell’idealismo.

Le principali questioni su cui si concentrò il dibattito subito dopo la morte di Hegel furono il rapporto tra filosofia e religione cristiana e il significato politico della stessa filosofia hegeliana.

Su tali questioni si verificò quasi subito una spaccatura tra i cosiddetti vecchi e giovani hegeliani.

La divaricazione divenne evidente nel 1837, quando David Friedrich Strauss propose di denominare le due fazioni “destra” e “sinistra” hegeliana, usando un’immagine che rievocava la disposizione degli schieramenti nel parlamento francese.

I vecchi hegeliani conferivano particolare importanza al sistema hegeliano ed erano particolarmente inclini a servirsene per giustificare l’esistente, dallo stato prussiano ai dogmi della religione cristiana.

La loro era una posizione fortemente conservatrice che arrivò ad utilizzare la filosofia di Hegel per legittimare aprioristicamente le istituzioni statali, ritenute razionali in quanto reali, secondo l’insegnamento dei Lineamenti di filosofia del diritto.

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20 Novembre, 2024

L’apprendimento: storia, teoria e clinica

by gabriella

L’apprendimento, cioè la capacità di un organismo vivente di essere modificato da un evento è, insieme alla percezione, uno dei primi processi cognitivi ad essere studiato dalla psicologia scientifica, tanto che i primi trent’anni di storia della disciplina possono essere studiati attraverso gli esperimenti e le scoperte in questo campo di studi.

In questo testo esaminiamo i diversi tipi di apprendimento e le scelte interpretative delle scuole comportamentiste, cognitiviste e gestaltiste, con le loro prime applicazioni al trattamento della fobia, dell’ansia e della depressione.

Indice

1. L’apprendimento in psicologia
2.
I comportamenti di risposta

2.1 L’assuefazione
2.2 La sensibilizzazione
2.3 L’imprinting
2.4 Il riflesso condizionato

 

3. Il riflesso condizionato e il condizionamento classico

3.1 Il contesto delle ricerche sul riflesso condizionato
3.2 La scuola russa e il condizionamento classico

 

4. I comportamenti operanti

4.1 L’apprendimento per prove ed errori
4.2 Il condizionamento operante
4.3 Le implicazioni sociali degli studi sull’apprendimento
4.4 L’apprendimento per osservazione

 

5. Gli apprendimenti cognitivi

5.1 Verso il cognitivismo: le mappe cognitive
5.2 L’insight e il contributo della Gestalt agli studi sull’apprendimento

 

6. Le implicazioni cliniche degli studi sull’apprendimento: fobie, ansia e depressione

6.1 Condizionamento classico e fobie
6.2 La depressione e l’impotenza appresa
6.3 Contiguità e superstizione

Download (PDF, 766KB)

Esercitazioni: Kahoot 1
Schema per la mappa

 

1. L’apprendimento in psicologia

L’apprendimento è un processo attraverso cui un organismo vivente è modificato, più o meno definitivamente, da ciò che accade nel suo ambiente circostante e da ciò che fa.

Gli apprendimenti non sono tutti uguali, ma differiscono per la loro complessità e per le strutture cerebrali che chiamano in azione.

Alcuni apprendimenti semplici, ad esempio, sono acquisiti dall’individuo in modo automatico e inconsapevole, mentre altri richiedono l’organizzazione cognitiva dell’informazione.

 

Apprendimento sensoriale e i tre neuroni coinvolti a) un neurone sensoriale capta il segnale dolorifico tramite una terminazione nervosa, b) un interneurone che si trova nel midollo spinale; c) un motoneurone anch’esso sito nel midollo spinale che causa il rilassamento del muscolo che consentiva di sostenere la pentola. Si tratta di una reazione velocissima essendo coinvolte solo tre sinapsi. Tanto più è calda la pentola tanto più rapida è la nostra reazione.

In questo quadro, è possibile distinguere tre categorie di comportamenti che si distinguono per il livello di complessità e di coinvolgimento dell’organismo durante il processo di apprendimento:

  1. I comportamenti di risposta
  2. I comportamenti operanti
  3. I comportamenti che richiedono un’organizzazione cognitiva dell’informazione.
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14 Novembre, 2024

La modernizzazione

by gabriella

Un modulo di otto lezioni dedicato alla nascita e alla specificità della società moderna (o industriale, o capitalistica), concepite come una storia economica [ruolo delle tecnologie e delle leggi del mercato, passaggio da un’economia di sussistenza a un’economia di produzione], una storia sociale [nascita del proletariato urbano e della povertà come condizione sociale], una storia culturale [crisi dell’autorità, rivoluzione scientifica, astronomica, politica] e una storia politica [nascita dello stato moderno e definizione moderna dei concetti di libertà, uguaglianza, tolleranza, laicità, sovranità popolare, cittadinanza].

Indice

1. Introduzione alla modernizzazione

1.1 Un cambiamento sociale globale
1.2 Il concetto di modernizzazione
1.3 Il concetto di Occidente

2. Le enclosure e la trasformazione del paesaggio rurale inglese  

2.1 Dall’economia di autoconsumo all’economia di produzione
2.2 Lo sfruttamento intensivo delle risorse della terra e l’aziendalizzazione delle fattorie

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24 Ottobre, 2024

Hegel

by gabriella
Georg Wilhelm Hegel

Georg Wilhelm Hegel (1770 – 1831)

La filosofia di Georg Wilhelm Friedrich Hegel (Stoccarda, 1770 – Berlino, 1831) nasce dall’aspirazione, condivisa con il movimento romantico, di veder conciliate le contraddizioni tra soggetto e oggetto, sentimento e ragione, individuo e società, finito e infinito, umano e divino, termini che la cultura moderna e illuministica aveva invece contrapposto.

Hegel accusa i filosofi moderni e, particolarmente Kant, di restare ancorati alle rigidità dell’intelletto (definirà seccamente il modo di pensare moderno, o kantiano, frutto di un «intelletto tabellesco» Pref. Fenom., pp. 40-41) e mantenere la loro riflessione sul livello astratto della distinzione uomo/natura – per quanto riguarda il piano conoscitivo – e dell’opposizione di essere/dover essere su quello etico, senza cogliere il nesso razionale e necessario che lega i singoli aspetti della realtà.

Hegel sarà infatti il sistematore di quella linea di pensiero che, a partire da Fichte, rifiuta la concezione dogmatica dell’essere, inteso come realtà oggettiva e indipendente dal soggetto e la riconduce all’attività creativa dello spirito.

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23 Ottobre, 2024

Friedrich Engels, La situazione della classe operaia in Inghilterra

by gabriella

Una delle prime inchieste sulla condizione operaia, nella quale Engels fotografa gli orrori del primo capitalismo industriale: la schiavitù alle macchine, la disoccupazione tecnologica, la competizione per la sopravvivenza tra gli operai, il lavoro malsano, femminile e minorile, col loro seguito di malattie e mutilazioni tali per cui questo moderno proletariato è spesso simile «a un esercito che torna da qualche campagna militare».

Il testo è accessibile in rete preceduto dall’introduzione di Eric J. Hobsbawm che, sottolineandone la dignità di classico della scienza sociale, osservava come l’acutezza di Engels fosse spiegata non solo dal suo talento, ma dalla sua visione: «buon scienziato sociale poteva essere – infatti – solo chi fosse libero dalle illusioni della società borghese».

Il coda al testo i lavori di approfondimento degli studenti della 4F [a.s. 2017-18].

Degno di nota, per il prefatore, soprattutto il fatto che

Friedrich Engels (1820 - 1895)

Friedrich Engels (1820 – 1895)

«Engels non ha mai ha presentato la borghesia come una massa di individui dal cuore di pietra. Il suo odio per quel che la borghesia rappresentava, e per ciò che la induceva a comportarsi in quel determinato modo non era l’odio ingenuo verso alcuni uomini di cattiva volontà, diversi dagli uomini di buona volontà.  Esso faceva parte della critica al carattere inumano del capitalismo, che automaticamente trasforma gli sfruttatori in una classe “profondamente immorale, cosi inguaribilmente corrotta, intimamente corrosa e resa del tutto incapace di ogni progresso dall’egoismo”» [p. 9].

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