Jean-Jacques Rousseau (1712 – 1778)
È molto strano che, da quando ci si occupa di educare fanciulli, non si sia immaginato altro strumento per guidarli che l’emulazione, la gelosia, l’invidia, la vanità, l’avidità, il vile timore, tutte le passioni più dannose, più pronte a fermentare e più adatte a corrompere l’anima anche prima che il corpo sia formato.
Ad ogni insegnamento precoce che si vuol far entrare nella loro testa, si pianta un vizio nel fondo del loro cuore; istitutori insensati pensano di fare meraviglie quando li rendono cattivi per insegnar loro cos’è la bontà; e poi ci dicono gravemente: «Tale è l’uomo». Si, tale è l’uomo che voi avete fatto.
Si son tentati tutti gli strumenti, fuorché uno, e precisamente il solo che può riuscire: la libertà ben regolata.
Tema di scienze umane. La libertà ben regolata di Rousseau
L’educazione interculturale. Progettazione del tema
Esporre:
Premessa
– nella storia l’incontro tra culture è sempre stato causa di innovazione, di conflitti e di riflessione filosofica (relativismo dei sofisti; dibattito sull’umanità degli schiavi tra Las Casas e Oviedo, nascita dell’antropologia culturale)
– in antropologia Boas e Kroeber hanno teorizzato il particolarismo delle culture che evolvono secondo una propria linea di sviluppo storico, anche se scambiano elementi con altre culture (cenni alle posizioni contrarie di Comte e Spencer), ponendo le basi per il relativismo culturale (cfr., etnocentrismo)
La filosofia dell’educazione di Jacques Maritain
L’influente dottrina del personalismo e l’antimodernismo del cattolicesimo fine ottocentesco.
Indice
1. La reazione cattolica all’attivismo pedagogico
2. Il personalismo di Jacques Maritain
2.1 Antropologia personalistica e fine dell’educazione [tratto da L’educazione della persona, 1959]
2.2 Simulazione di seconda prova su Maritain
1. La reazione cattolica all’attivismo pedagogico
Il mondo cattolico ha guardato con sospetto e distanza alle innovazioni dell’attivismo pedagogico, nella convinzione che la scuola nuova mettesse in discussione l’educazione cristiana.
La principale obiezione mossa dai filosofi cattolici all’attivismo, consiste nel rilievo che l’uomo non è solo natura istintiva e sensibile, ma anche spirituale e razionale e che il suo destino non è solo di ordine sociale, ma anche personale e religioso. Per questo, secondo lo svizzero Eugène Dévaud, la vera scuola attiva è quella che considera tutto l’uomo, inclusi gli aspetti spirituali e religiosi, ed è perciò quella ispirata all’umanesimo cristiano, il solo in grado di indicare il senso all’esperienza umana.
Le tracce dell’esame di stato
Le tracce ministeriali per i Licei di Scienze umane – LSU.
Tema di Scienze umane
2018/2019
Seconda simulazione: L’idea dell’infanzia nella società contemporanea [svolgimento]
Prima simulazione: L’educazione alla democrazia e il ruolo della scuola [svolgimento]
2017/18
Diritti umani e principi democratici
2016/17
La definizione della cultura nella società di massa
Il senso della lettura (suppletiva)
Il valore dell’esperienza nel processo educativo e formativo (straordinaria)
L’educazione alla democrazia e il ruolo della scuola. Svolgimento guidato della traccia
Ieri (giovedì 28 febbraio) è stata somministrata, per la prima volta centralmente dallo stesso MIUR, la traccia della simulazione della seconda prova per il Liceo di Scienze Umane.

John Dewey (1859 – 1952)
La scelta dei funzionari è caduta su Dewey e l’attivismo pedagogico sia, immagino, per rassicurare studenti e professori della (pessima) continuità di tematiche dopo il ritocco all’esame di stato, sia per l’oggettiva arretratezza della visione ministeriale della pedagogia, ridotta a un sapere retorico, auspicante, mummificato, nel quale qualunque carica critica o di concreto cambiamento annega in un mare di ovvietà linguisticamente fermo agli anni ’50 (si può immaginare con quanto entusiasmo dei diciottenni a cui ci si rivolge).
Dewey è un autore primonovecentesco, Il mio credo pedagogico [qui una mia lettura commentata] è uscito nel 1897: davvero non è accaduto nulla dopo?
Questa, a mio avviso, la non felice condizione di chi si prepara alla conclusione di studi che esplorano la condizione umana in tutte le sue sfaccettature.
Ma andiamo avanti … dopo cinque anni di lavoro su temi e problemi sicuramente più affascinanti e complessi, possiamo ben concedere a funzionari senza fantasia una prova finale: se la esaminiamo insieme dobbiamo, infatti, ammettere che questa traccia è tanto anestetizzante quanto semplice sia per facilità di lettura dei testi proposti che per la linearità del possibile svolgimento.
Vediamo quindi, passo per passo, un possibile svolgimento della traccia, a partire dalla ricognizione dei contenuti, titolo, premessa e i due documenti. Metto in marrone commenti, chiarimenti, spunti e suggerimenti di stesura.
Indice
1. Il titolo
2. La premessa
3. Il primo documento (Sarracino)
4. Il secondo documento (Dewey)
5. I quattro quesiti
Tracce per la prima prova
Tracce per il tema della prima prova: tipologia B (Analisi e produzione di un testo argomentativo)
Cassese, I diritti umani oggi
Carlo Rubbia, Le conseguenze cognitive della globalizzazione
Tema di scienze umane. La modernizzazione
Traccia di un tema di scienze umane sulla modernizzazione con lo schema di svolgimento. Per ragioni didattiche, le domande a risposta aperta sono proposte in un’altra prova.
Il candidato, avvalendosi anche della lettura e dell’analisi dei documenti riportati, spieghi in cosa consiste la radicale trasformazione economica a cui si deve il cambiamento di tutti i rapporti sociali nella modernizzazione.
Analizzi, quindi, il seguente brano di André Gorz, spiegando in che modo questo cambiamento economico ha agito sul lavoro:
«La razionalizzazione del lavoro […] è stata una rivoluzione, una sovversione del modo di vita, dei valori, dei rapporti sociali e con la natura, l’invenzione nel pieno senso del termine, di qualcosa che non era mai esistito prima. L’attività produttiva si separava dal suo senso, dalle sue motivazioni e dal suo oggetto per diventare il semplice mezzo per guadagnare un salario. Essa cessava di far parte della vita per diventare il mezzo per guadagnarsi da vivere. Il tempo di lavoro e il tempo di vita si disgiungevano; il lavoro, i suoi attrezzi, i suoi prodotti assumevano una realtà separata da quella del lavoratore e dipendevano da decisioni estranee. La soddisfazione di “operare” in comune e il piacere di “fare” erano soppressi a vantaggio delle sole soddisfazioni che possono essere comprate dal denaro [André Gorz, Metamorfosi del lavoro, 1992, p. 31].
Svolgimento
La radicale trasformazione a cui allude il testo è il passaggio da un’economia tradizionale, di sussistenza, in cui gli individui lavorano per soddisfare i propri bisogni, a un’economia di produzione, in cui fine è la vendita e l’accumulazione di denaro.
La personalità. Traccia per una simulazione della seconda prova
Una traccia del tema di scienze umane sul tema dello sviluppo della personalità, creata da un intervento di Umberto Galimberti e un testo di Jung e impiegata in classe per la simulazione della seconda prova dell’esame di stato.
In coda lo schema dello svolgimento.
Lo sviluppo della personalità
PRIMA PARTE
Il candidato, avvalendosi anche della lettura e dell’analisi dei documenti riportati, illustri il tema dello sviluppo della personalità soffermandosi sui concetti di individuazione e autorealizzazione.
Identità culturale e diritti individuali. Traccia per una simulazione della seconda prova
Una traccia del tema di scienze umane creata da un articolo di Susan Okin e impiegata in classe per la simulazione della seconda prova dell’esame di stato. In coda lo schema dello svolgimento, proposto dopo la correzione degli elaborati degli studenti.
L’identità
PRIMA PARTE
Il candidato, avvalendosi anche della lettura e dell’analisi dei documenti riportati, illustri la questione dell’identità, soffermandosi poi sul possibile contrasto tra identità culturale (o etnica) e parità di genere.
Per femminismo intendo la convinzione che le donne non debbano essere svantaggiate dal loro sesso, che debba essere loro riconosciuta una pari dignità rispetto agli uomini, e la stessa possibilità degli uomini di vivere una vita soddisfacente e liberamente scelta.
“Il multiculturalismo [… per l’aspetto che qui interessa] è la tesi, in contesti di democrazie fondamentalmente liberali, che le culture o gli stili di vita minoritari non sono protetti a sufficienza dalla garanzia di diritti individuali ai loro membri. Perciò le culture devono essere protette per mezzo di speciali diritti di gruppo o privilegi.
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L’elaborato sintetico di filosofia
L’elaborato sintetico di filosofia (indicato anche come «tipologia A») è una trattazione breve, svolta in circa venti righe, di un tema o di un problema filosofico. Per convenzione, una riga è di 60 battute, spazi inclusi [per calcolarli con un editor di testo, vedi l’immagine in fondo all’articolo].
Quella che segue è una breve guida alla stesura di un compito del genere.
APPROCCIO GENERALE
- Leggere attentamente il testo della prova, cercando di situare l’argomento e l’autore. Esempio:
Stendi un breve testo argomentativo in cui, dopo aver richiamato le visioni organicista e meccanicista della natura ed esserti soffermato sull’idea baconiana dell’instaurazione del regnum hominis, esponi il tuo punto di vista sul problema ecologico.
- Consultare il dizionario per capire termini chiave del cui significato non si è certi o per controllare se il significato che si ha in mente è corretto. Es: “instaurazione”, “ecologico”, ..
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