Archive for 23 Giugno, 2017

23 Giugno, 2017

Stefano Rodotà, Una costituzione per Internet

by gabriella
Stefano Rodotà

Stefano Rodotà

Stefano Rodotà è morto oggi. Lo ricordo come l’unico garante per la privacy che abbiamo avuto e uno dei pochi capaci di pensare in modo adeguato il diritto di e a Internet.

In attesa di uno spazio alternativo commerce-free, la libertà di chi naviga su Internet ha bisogno di protezione. Tratto da Micromega.

Perché si è tornati a discutere intensamente di nuove regole per Internet, addirittura di una sua “costituzione”? La spiegazione si trova nel congiungersi di una serie di fattori tecnologici, politici e istituzionali, che hanno modificato un contesto considerato ormai stabile, spingendo più d’uno a sottolineare che siamo di fronte a una possibile svolta storica.

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23 Giugno, 2017

Stefano Rodotà, Verso una società postumana. Vademecum per la felicità

by gabriella

Una sintesi della lezione tenuta il 23 aprile all’università di Perugia, pubblicata su Repubblica del 28 aprile 2015.

Nel 1950 Norbert Wiener pubblica le sue riflessioni su cibernetica, scienza e società, e sceglie come titolo L’uso umano degli esseri umani. Parole in cui si coglie l’eco di un tempo cambiato dalla bomba atomica, che indurrà nel 1956 Guenther Ander a dire che L’uomo è antiquato, e a scrivere:

«Come un pioniere, l’uomo sposta i propri confini sempre più in là, si allontana sempre più da se stesso; si “trascende” sempre di più — e anche se non s’invola in una regione sovrannaturale, tuttavia, poiché varca i limiti congeniti della sua natura, passa in una sfera che non è più naturale, nel regno dell’ibrido e dell’artificiale».

Questo congedo dall’umano era cominciato almeno un quarto di secolo prima.

Quando Julien Huxley aveva inventato il termine “transumanismo”, riferito poi alla «tecnologia che permette di superare i limiti della forma umana», molte trasformazioni sono già visibili, si parla del corpo come un nuovo “oggetto connesso”, una “nanobio- info-neuro machine”, che annuncia la fine dell’età umana. Quale spazio rimarrebbe per quell’attività umana che consiste nell’agire libero e nel dare regole all’agire? Scomparirebbero i diritti “umani”, e con essi i principi di dignità e eguaglianza? L’orizzonte si è dilatato, la definizione del postumano non è riferita solo alle innovazioni legate a biologia e genetica, ma è il risultato della convergenza di elettronica, intelligenza artificiale, robotica, nanotecnologie, neuroscienze. Alla realtà “aumentata” dall’elettronica si accompagna la prospettiva dell’uomo “aumentato”.

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23 Giugno, 2017

Stefano Rodotà, Sull’onore

by gabriella

corruzione_001Una riflessione di Stefano Rodotà sull’onore e la responsabilità politica, i concetti smarriti dell’etica pubblica italiana, tratta da Micromega.

Non possiamo distogliere lo sguardo dai mali profondi dell’Italia, quelli che continuano a corrodere la società. Abbiamo appena assistito all’accettazione strutturale della corruzione, visto che condannati e inquisiti non sono stati non dico almeno biasimati, ma dotati di un paracadute politico con candidature alle elezioni europee e locali. Vi è una morale da trarre da questa vicenda? Ve ne sono almeno tre. La prima riguarda il significato assunto dalle leggi in queste materie; la seconda evoca l’onore perduto della politica; la terza richiama l’impossibile ricostruzione di un’etica civile.

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23 Giugno, 2017

Stefano Rodotà, Sul presidenzialismo e le riforme costituzionali

by gabriella

repubblicaTraggo da Micromega, la riflessione di Rodotà su presidenzialismo, autoritarismo e ingegneria sociale nei progetti di “riforma” allo studio del nuovo esecutivo.

Come nei primi anni Novanta sembra tornare oggi il tempo di una ingegneria costituzionale che appare ignara del contesto in cui la riforma delle istituzioni dovrebbe funzionare. Che cosa diranno gli odierni sostenitori di variegate forme di presidenzialismo quando il “leaderismo carismatico” renderà palesi le sue conseguenze accentratrici, oligarchiche, autoritarie?

di Stefano Rodotà, da Repubblica, 7 giugno 2013

Nel tempo ingannevole della “pacificazione”, il conflitto giunge nel cuore del sistema e mette in discussione la stessa Costituzione. Una politica debole, da anni incapace di riflettere sulla propria crisi, compie una pericolosa opera di rimozione e imputa tutte le attuali difficoltà al testo costituzionale. Le forze presenti in Parlamento non ce la fanno a sciogliere i nodi tutti politici che hanno reso impossibile una decisione sull’elezione del Presidente della Repubblica? Colpa della Costituzione. “Je suis tombé par terre, c’est la faute à Voltaire”.

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