La proposta educativa di Neill si inserisce nel quadro delle cosiddette «pedagogie non direttive». Il suo significato storico fondamentale è da indicare nell‘istanza di un‘educazione libera che restituisca al bambino per intero la sua spontaneità e la sua creatività.
In una bella pagina dell‘Autobiografia, nel tentativo di definire la propria identità, Neill esordisce con una dichiarazione di umiltà, non dissociata dalla consapevolezza della propria grandezza:
«Contrariamente ai Freud, agli Einstein, che hanno fatto grandi scoperte, non ho dissepolto nulla di nuovo, e mi sono limitato a costruire su una psicologia dinamica già esistente. Questa psicologia aveva dimostrato che i sentimenti, e non la ragione, costituiscono la forza motrice della vita: io ho fondato una scuola in cui, al primo posto, vengono i sentimenti».
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