La RATP, rete parigina dei trasporti pubblici, ha promosso sul proprio sito un dibattito tra gli utenti per la codifica del perfetto comportamento del viaggiatore urbano. L’iniziativa di RATP è partita dalla constatazione che ciò che si intende per «buona condotta» varia secondo le culture e le epoche, di qui la necessità di tastare il polso dell’aspettativa comportamentale (maggiormente) condivisa dell’utente di métro.
Il comitato di lettura ha così raccolto oltre duemila messaggi, a volte ironici o impertinenti, che hanno tratteggiato un manuale di savoir vivre piuttosto vintage, per constatazione dell’azienda stessa.
Alla fermata, sui binari
Regola n. 1: Essere cortesi
Essere cortesi oggi sui mezzi pubblici, significa comprendere che l’enorme sigaretta barrata sui binari non è un’opera d’arte contemporanea, ma un divieto di fumo.
Regola 2: Essere servizievoli
Significa proporre il proprio aiuto alla persona in bermuda che ha in mano la carta del métro e tiene l’altra tra i capelli [se vi trovate in Place de la République provate: lo fanno davvero, anche se solo dai 40 anni in su].
Regola 3: Educazione
Significa non rendere insopportabile il proprio cellulare.
Regola 4: Gentilezza
Vuol dire tenere la porta d’uscita al passeggero che segue. Mai perdere l’occasione nella vita di incrociare un bello sguardo.
Regola 6: Essere servizievoli
Significa prendere la borsa di una anziana signora (mi è successo più di una volta, sic!) e restituirgliela in cima alle scale con un sorriso.
A bordo
Regola 8: Gentilezza
Salutare l’autista, soprattutto se è un uomo o una donna
Regola 9: Cortesia
Non fissare con insistenza una passeggera anche se ha lo sguardo assassino.
Regola 10: Cortesia
Non sfidare a duello il paggessero che vi schiaccia un piede per disattenzione.
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