Posts tagged ‘nuove tecnologie’

3 Ottobre, 2011

2014, 2018, 2020 .. tecnologie della mente

by gabriella

Prolungo la riflessione sulle tecnologie che oggi ha occupato la mia ultima ora di scuola (in 4D), con questi 3 video. Non si tratta di fantascienza, ma di promo di aziende che stanno sviluppando soluzioni e sono pronte a commercializzarle nel breve-medio periodo (tra due, quattro, diciotto anni).

Il primo si apre appunto con la didascalia “l’esperienza in un giorno qualunque del 2014 ..”

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=g7_mOdi3O5E]

Il secondo illustra la configurazione che assumerà un ambiente di lavoro nel 2018: notare che il primo luogo mostrato è proprio una scuola ..

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=oIDF_60ok04&feature=related]

Per leggere un giornale interattivo, fatto di vetro, ma sfogliabile come il vecchio quotidiano di carta, bisognerà invece aspettare il 2020.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=6Cf7IL_eZ38]

Per approfondire (e vedere un video – il terzo, nell’ordine –  che illustra la faccia meno amichevole delle tecnologie): http://scienzeumanegiudici.wordpress.com/2011/07/28/la-rivoluzione-informazionale/

11 Settembre, 2011

Giovanni Boccia Artieri illustra gli errori canonici delle interpretazioni di Internet

by gabriella

Giovanni Boccia Artieri (insegna sociologia della comunicazione ad Urbino, ne ho un ricordo anche personale) ha imbracciato mouse e tastiera per demolire ad una ad una le semplificazioni interpretative e i luoghi comuni su Internet a cui Veltroni ha (incautamente) deciso di dare voce.

Il suo è un intervento molto chiaro e utile da riporre nella cassetta degli attrezzi da brandire per spiegare Internet. Così, ad esempio: 1. demolizione degli ostacoli epistemologici alla comprensione della rete (reset), 2. significativi aneddoti sulla storia dei protocolli e sulla struttura della rete (edit), 3. elementi di teoria sociale delle nuove tecnologie (then restart).

Tratto dal blog del professore: http://mediamondo.wordpress.com/2011/08/29/riformismo-e-rete-come-non-cambiare-l%E2%80%99italia/

Io non so esattamente se e come il riformismo possa cambiare l’Italia. Certamente non possono farlo uomini e donne con visioni sfuocate su quello che gli sta attorno. Non possono farlo da politici, da soggetti che dovrebbero rapportarsi con l’opinione pubblica e muoversi nelle sfera pubblica alimentando il dibattito e sapendo ascoltare.

Non possono farlo se scrivono (pensano) cose come queste.

La rete è un meraviglioso laboratorio di legami e di saperi, uno strepitoso strumento di giustizia sociale conoscitiva ma, nel suo discorso pubblico, alimenta semplificazioni e il suo stesso linguaggio formale, pollice in su o in giù, rimanda a banalizzazioni esasperate, ad un mondo di tifosi in cui lo spazio per la razionalizzazione e la costruzione si fa più esile. Tutto tende ad essere corto, emotivo, estremo. Proprio quando avremmo più necessità di pensieri lunghi, di progetti grandi, di tempo per realizzarli.

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