Al momento di marciare molti non sanno che alla loro testa marcia il nemico

by gabriella
marcia parigi

10 gennaio 2015, la Marche Républicaine

In tutti i servizi fotografici che devono immortalare un’epoca, il cordone dei capi di stato e di governo sembra quello di apertura di una manifestazione moltitudinaria a Parigi dopo gli attentati. La realtà ce li fa vedere opportunamente soli, con qualche portaborse dietro di loro: solo un abile lavoro di prospettiva fotografica e di campo lungo li fa sembrare alla testa del loro popolo, legittimati a governarlo e a guidarlo nella guerra di civiltà.

L’attentato, ha scritto recentemente Augusto Illuminati, ha legittimato

la presenza in prima fila di Netanyahu e Liberman alla Marche républicaine. Al di là delle giuste preoccupazioni per la libertà di espressione e del compianto per le vittime, la campagna #JeSuisCharlie è una formidabile arma di distrazione di massa, quando non di miserabile coscienza tardo-imperiale. Troppi se ne fregiano e fra loro i mandanti delle guerre sbagliate: Irak, Siria, Libia… Non voglio associarmi a semplificazioni. Diffido del fraterno unanimismo repubblicano. Non è il mio hashtag.

sin elpueblo

Per vedere cosa c’è sotto al proprio naso occorre un grande sforzo.

George Orwell

 Grazie ai blog di Mauro Miccolis e Mauro Poggi per avermi ricordato Brecht e Orwell.

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One Comment to “Al momento di marciare molti non sanno che alla loro testa marcia il nemico”

  1. Ecco, quella è esattamente una delle ragioni per cui ho scelto di non marciare (pure se il caso mi aveva portato a Parigi proprio in quei giorni).

    C’è anche questo articolo: http://justice.gawker.com/these-world-leaders-are-a-worse-threat-to-free-press-th-1679032136?utm_campaign=socialflow_gawker_facebook&utm_source=gawker_facebook&utm_medium=socialflow

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