Bertold Brecht, Il nemico, Dalla parte del torto, Eppure noi sappiamo, Generale, Potessi tu trasformare il mondo, Lode della dialettica, Lode del comunismo

by gabriella

BrechtIl nemico

Al momento di marciare
molti non sanno
che alla loro testa marcia il nemico.

La voce che li comanda
è la voce del loro nemico.
E chi parla del nemico
è lui stesso il nemico.

 

Dalla parte del torto

Ci sedemmo dalla parte del torto
visto che tutti gli altri posti erano occupati.

 

Eppure sappiamo

Eppure sappiamo:
Anche l’odio verso la bassezza
Distorce i tratti del viso.
Anche l’ira per le ingiustizie
Rende la voce rauca. Ah, noi
Che volevamo preparare il terreno per la gentilezza

Noi non potevamo essere gentili.
Ma voi, quando sarà venuto il momento
In cui l’uomo sarà amico dell’uomo
Ricordate noi
Con indulgenza.

Generale

Generale, il tuo carro armato è una macchina potente
spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
Ha bisogno di un carrista.

Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d’una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.

Generale, l’uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare.

Potessi tu trasformare il mondo

Potessi tu trasformare il mondo, perché
con te stesso essere troppo buono?

Tu chi sei?
Affoga nella lordura,
Abbraccia il boia, ma
trasforma il mondo: ne ha bisogno!

Il mio pane lo mangiai tra le battaglie.
Per dormire mi stesi in mezzo agli assassini.

Lode della dialettica

L”ingiustizia oggi cammina con passo sicuro
Gli oppressori si fondano su diecimila anni.
La violenza garantisce: Com’è, così resterà.
Nessuna voce risuona tranne la voce di chi comanda
e sui mercati lo sfruttamento dice alto: solo ora io comincio.
Ma fra gli oppressi molti dicono ora:
quel che vogliamo, non verrà mai.
Chi ancora è vivo non dica: mai!
Quel che è sicuro non è sicuro.
Com’è, così non resterà.
Quando chi comanda avrà parlato,
parleranno i comandati.
Chi osa dire: mai?
A chi si deve, se dura l’oppressione? A noi.
A chi si deve, se sarà spezzata? Sempre a noi.
Chi viene abbattuto, si alzi!
Chi è perduto, combatta!
Chi ha conosciuto la sua condizione, come lo si potrà fermare?
Perché i vinti di oggi sono i vincitori di domani
e il mai diventa: oggi.

Lode del comunismo

È ragionevole chiunque lo capisce. È facile.
Non sei uno sfruttatore, lo puoi intendere.
Va bene per te, informatene.
Gli idioti lo chiamano idiota e, i suicidi, suicidio.
È contro il sudiciume e contro l’idiozia.
Gli sfruttatori lo chiamano delitto.
Ma noi sappiamo: è la fine dei delitti.
Non è una follia, ma invece fine della follia.
Non è il caos, ma l’ordine, invece.
È la semplicità che è difficile a farsi.

Lode del dubbio

Sia lode al dubbio! Vi consiglio, salutate
serenamente e con rispetto chi
come moneta infida pesa la vostra parola!
Vorrei che foste accorti, che non deste
con troppa fiducia la vostra parola.
Tu, tu che sei una guida, non dimenticare
che tale sei, perché hai dubitato
delle guide! E dunque a chi è guidato
permetti il dubbio!

Sia lode al dubbio! Vi consiglio, salutate
serenamente e con rispetto chi
come moneta infida pesa la vostra parola!

Wikiradio, Ferruccio Marotti racconta Bertold Brecht

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