Tratto, con modifiche e integrazioni, da Pensierocritico.eu.
La semplice menzogna è ormai piuttosto rara. Infatti, la crescita della comunicazione di massa e della pubblicità, hanno articolato la menzogna in varie forme falsificatorie meno percepibili quali: vaghezza, omissione, distorsione, negazione.
(Franca D’Agostini)
La menzogna è solo una componente di un fenomeno più dannoso, per la società e per l’individuo, che è la manipolazione.
La menzogna sui mezzi di comunicazione di massa
La menzogna e la manipolazione sono le componenti più dannose della comunicazione di massa (anche sul Web), utilizzate da soggetti politici, economici, finanziari per innalzare in modo ingannevole la propria credibilità.
Tale alterazione produce un danno all’intera società e al suo sviluppo culturale e per questi motivi il 6 aprile 2013 è stato presentato al Castello Medioevale di Cisterna d’Asti (AT) il libro di Franca D’Agostini “Menzogna” – Bollati Boringhieri Editore. La presenza dei filosofi del gruppo culturale Oròn Orònta ha dato luogo a un animato dibattito che è disponibile (in formato MP3) qui.
In questa pagina appare una recensione di Franco Mattarella corredata della mappa concettuale del testo di Franca D’Agostini. Per approfondire il tema occorre considerare la menzogna come una componente di un fenomeno, più dannoso per la società, che è la Manipolazione Mediatica.
Cos’è la menzogna? Il punto di vista di Franca D’Agostini
Cos’è la verità? Il punto di vista di Franca D’Agostini
Recensione del libro “Menzogna” di Franca D’Agostini
La tesi centrale di questo libro è che viviamo in un’epoca che ha svalutato la verità e in cui vige la “super-pre-menzogna nichilista”, ovvero la tesi secondo cui (p.113)
“l’accertamento della verità è insensato perché destinato a fallire, o perché le possibilità di fingere verità dove c’è solo menzogna sono moltissime”.
Il nichilismo, secondo la D’Agostini, è l’esito della modernità. Infatti è con la modernità che il potere della ragione si diffonde ma, parallelamente, cresce la complessità dei saperi che rende difficile l’accertamento della verità. Con la modernità le informazioni vengono diffuse in modo sistematicamente distorto dai gruppi di potere (politico, economico, finanziario) e la funzione di verifica della verità delegata ad altri: esperti, partiti, chiese, ecc.
L’autrice argomenta questa tesi descrivendo la struttura della menzogna nelle sue varie articolazioni che vanno al di là della semplice menzogna, ormai piuttosto rara, e che si compongono di vaghezza, omissione, distorsione, negazione e altre varianti falsificatorie.
Ma la menzogna è solo una componente del fenomeno più dannoso, per l’individuo e per la società, che è la manipolazione. La D’Agostini afferma (p.72) che:
“il mentitore è in realtà un manipolatore […] manipolare non è solo e propriamente mentire, ma lavorare sulle credenze altrui in modo da indurre comportamenti che possono essere dannosi per altri o per la stessa persona che li adotta” .
La manipolazione è dunque quella strategia che trasforma le vittime in burattini. E le vittime siamo noi.
Questo libro fornisce alcuni strumenti per individuare la strategia manipolatoria che si nasconde nelle nostre relazioni con gli altri e, in particolare, con i mezzi di comunicazione di massa. Una strategia manipolatoria che ha ormai conquistato l’intera sfera della comunicazione di massa avvalendosi di tutti i suoi mezzi: giornali, radio, TV e che si avvia a invadere anche il Web. Negli ultimi vent’anni l’informazione trasversale del Web e dei Social Media ha scardinato il sistema di menzogne delle élite del potere ma la supermenzogna dei vertici sta operando per conquistarla.
Scopo dichiarato dell’autrice è far diventare il lettore “epistemicamente più esigente” in modo che possa opporsi ai “mentitori professionali” distogliendoli dal loro proposito o quantomeno costringendoli ad elaborare strategie più raffinate.
Le strutture della menzogna e della manipolazione sono descritte nella mappa concettuale presente in questa pagina. Per districarsi nel complesso catalogo di menzogne e manipolazioni che l’autrice presenta, ogni concetto della mappa è corredato del riferimento alle pagine di testo che lo descrivono.
Il libro della D’Agostini presenta inoltre molti esempi, tratti dall’esperienza sociale e politica italiana, che mostrano il declino culturale dell’Italia.
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Publié par Mirko Busto sur samedi 7 mai 2016
Bibliografia
- Le bugie hanno i byte corti – Franca D’Agostini La stampa 19/10/2012
- (2016), Non omologatevi! – Hic Rhodus
- Daniele Gallo (2014), “Che cosa sono le nuvole?” di Pier Paolo Pasolini
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