La teoria dei colori

by gabriella

Gli oggetti e gli ambienti che ci circondano sono in gran parte colorati. Ciò dipende dal fatto che la luce si diffonde attraverso onde di diversa lunghezza alle quali corrisponde un colore. Tratto, con qualche modifica, da fc.retecivicamilano.

Il nostro occhio percepisce solo una piccola parte delle onde luminose esistenti in natura; a questa corrisponde uno spettro di sette colori: il rosso, l’arancio, il giallo, il verde, l’azzurro, l’índaco e il violetto.

col_ruotaIl fisico inglese Isaac Newton dimostrò, nel 1672, che la luce, che vediamo bianca, è in realtà composta dai sette colori dello spettro solare. Nel suo esperimento Newton fece passare un raggio di luce attraverso un prisma di cristallo. Il raggio si scompose così nei sette colori dello spettro solare, dimostrando che il bianco è la luce riflessa di tutti quei colori.

Una cosa simile accade nell’arcobaleno: la luce che passa attraverso le piccole gocce d’acqua, sospese nell’aria dopo una pioggia, si scompone nei sette colori dello spettro (con tutte le relative gradazioni intermedie).

Deriva quindi questa osservazione: l’oggetto che riflette tutte le onde luminose appare bianco; l’oggetto che assorbe tutte le onde, senza respingerne nessuna, viene visto dai nostri occhi come nero; l’oggetto che assorbe tutte le onde tranne uno, ha il colore corrispondente a quell’unica onda ( ad esempio: un oggetto che non assorbe il verde, viene visto dai nostri occhi come verde).

Per questa ragione alcuni artisti definiscono il bianco e il nero “non colori” perché il bianco è dato dal riflesso di tutti i colori, il nero dall’assorbimento di tutti i colori.


colori primari e secondari

complementariOgni coppia di complementari è formata da un primario e dal secondario ottenuto dalla mescolanza degli altri due primari. Per sapere qual è il complementare del colore primario giallo, mischiate gli altri due primari, il rosso e il blu: ottenete il viola che risulta essere il complementare del giallo.

il viola è complementare del giallo
è complementare del rosso
l’arancio è complementare del blu.

Ogni coppia ha in sé un colore poco luminoso ed uno molto luminoso.
Nelle coppie giallo – viola, rosso – verde, arancio – blu, il primo colore è molto più luminoso del secondo.

Se si accostano i colori complementari si ottiene un effetto di massimo contrasto: i due colori acquistano forza cromatica rafforzando a vicenda la luminosità di entrambi. Se si pone un colore luminoso al centro del suo complementare meno luminoso, l’effetto di contrasto e di complementarità è particolarmente evidente.


Colori caldi e freddi

I colori hanno una “temperatura” e si suddividono in caldi, freddi e neutri in base alle diverse sensazioni che trasmettono, alle immagini e alle situazioni che richiamano alla mente.

I rossi, i gialli e gli arancio sono luminosi e si associano alla luce del sole ed al suo calore, mentre i blu, i violetti e i  verdi evocano la neve, il ghiaccio, il mare, il cielo.

colori caldi e freddi

 

 

La teoria della “temperatura” di un colore non è così rigida. Infatti, tra la metà calda e la metà fredda del cerchio cromatico si distinguono ulteriori colori “caldi” e “freddi”.

Prendiamo per esempio i rossi: in questo cerchio cromatico a 12 spicchi esistono due tipi di rosso, uno caldo e uno freddo.

Il primo è il rosso di cadmio che tende al “caldo” arancio. Per contro il cremisi è relativamente freddo in quanto tende al “freddo” violetto vicino nel cerchio cromatico.

Le stesse considerazioni valgono per i gialli. Il giallo di cadmio chiaro è un colore caldo perché tende al “caldo” arancio. Invece il giallo limone è freddo e infatti è collocato vicino al “freddo” verde.

Anche i colori secondari si dividono in caldi e freddi. Il verde è freddo perché formato dalla combinazione di un giallo freddo e di un blu freddo.

Il cerchio disegnato sopra è simile a quello di Itten, pittore contemporaneo.
Nel triangolo al centro ci sono i tre colori primari; su ogni lato del triangolo sono disegnati i tre secondari in corrispondenza dei due primari; tra i primari e i secondari si trovano i terziari.


L’effetto dei colori adiacenti

Un colore può sembrare più caldo o più freddo a seconda del contesto in cui è collocato.
Ad esempio il violetto è un colore intermedio ottenuto dalla combinazione di blu (freddo) e rosso (caldo).

Allo stesso modo, con ogni probabilità, una macchia crèmisi in un dipinto dove prevalgono il blu e il verde, apparirà come un colore “caldissimo”.

Sfruttando la temperatura di un colore si ottengono molti effetti. Sapendo sfruttare al meglio questa caratteristica, si possono realizzare giochi prospettici veramente particolari: i colori caldi hanno la prerogativa di “avanzare”, dando l’impressione di venire incontro all’osservatore, quelli freddi sembrano allontanarsi.

Quindi, utilizzando colori freddi per lo sfondo e colori caldi per il primo piano, si può creare in un disegno l’illusione della prospettiva e degli effetti tridimensionali.

Osservate il disegno sottostante: coprite con una mano il disegno di destra:

ora coprite con una mano quello di sinistra e annotate le vostre osservazioni:

  • Le stanze sembrano avere la stessa dimensione?
  • quale sembra più ampia?
  • la finestra sembra essere alla stessa distanza
  • i due disegni hanno realmente le stesse dimensioni?
  • a cosa è dovuta la diversità apparente?

 

Tratto da fc.retecivicamilano

Bibliografia di riferimento e Web tour
Indichiamo come approfondimento sulla Teoria dei Colori, una serie di indirizzi per un WebTour attraverso ricerche, animazioni e giochi educativi in rete.

*Goethe Scienziato: La teoria del colore
Visita virtuale della mostra a cura del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano, in occasione del 250° anniversario della nascita (1749-1999)

*Senza la Luce non esisterebbe il Colore…
Manuale on line: La Fisica del Colore – Comportamento della Luce Percezione del colore – Colori Additivi e Sottrattivi Separazione del Colore – Misura del Colore

*Physics 2000:
Traduzione italiana di uno splendido viaggio nella fisica e nel mondo dei colori.

*Brainpop – Scienza interattiva:
Piacevole e divertente sito (in inglese) basato su animazioni, simulazioni, quiz e riferimenti storici sul colore ed altri argomenti. Interessante per bambini e ragazzi, ma piacevolissimo anche per gli adulti.

*SIHwheel
La ruota della saturazione, dell’intensità e delle tinte (in inglese).

*Painting on Location Color Course:
La storia datata delle teorie e delle tecniche sul colore, con disegni da colorare (in inglese).

*Storia ed analisi dei colori:
Le basi fondamentali del colore ed i suoi impieghi (in francese): Histoire, Couleurs Primaires, Tons, Contraste, Harmonie, Termes Techniques, symbole des Tons Chauds, symbole des Tons Froids, symbole du Noir et du Blanc, Symbolisme en Chine, Symbolisme en Inde, Couleurs de Rêve, Les formes.

*Un test sui colori e gli stati d’animo (in francese)

*Crob:
Giocare con i colori (in inglese)

*Giocare con l’arte:
Composto da tre giochi in inglese semplici e divertenti, movimentati da numerose illustrazioni animate: nel primo si viene trasportati nello studio di Leonardo da Vinci attraverso una macchina del tempo; nel secondo si ha il compito di salvare un museo: i quadri stanno perdendo i loro colori, risucchiati da una malefica macchina, si potranno salvare dimostrando di conoscere la teoria dei colori. Nel terzo si devono ricondurre a casa alcuni personaggi del passato usciti dai loro ritratti, utilizzando anche questa volta una macchina del tempo.

*Inside Art (by Educational Web Adventures): an art history game about Vincent Van Gogh. Learn about art history, art aesthetics, and aesthetic scanning
Qui un simpatico pesciolino conduce in un quadro di Van Gogh, per scoprire la sua arte e il suo periodo.

*A. Pintura: Art Detective
Un curioso detective inglese accompagna alla scoperta di Raffaello,Tiziano, Millet, Van Gogh, Gauguin e Picasso, mettendo alla prova la vostra conoscenza e creatività.

*Viaggio nei colori primari: è un esercizio per creare al computer un’opera sull’esempio del pittore olandese Piet Mondrian.

Il materiale documentario è tratto da percorsi didattici realizzati da Laura Fiorini, Loredana Gatta, Luisa Scotti e Ada Maria Pinasi. Ada Pinasi  ha tradotto, con altri colleghi, in parole ed immagini un’interessante esperienza di Educazione Culturale ed Artistica nell’ipermedia ‘Alla scoperta di Brera’, contenuto nel Cd-Rom allegato al secondo volume ‘Multimedialità in classe’ Nicola Milano Editore, 2000.

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