In una giornata paleolitica nella Rift Valley, l’invenzione del matrimonio esogamico e del corteggiamento di Edward ed Ernest, rispettivamente primo scienziato e primo filosofo della (prei)storia. Tratto da Roy Lewis, The Evolution Man (1960); trad. it. Il più grande uomo scimmia del Pleistocene, Milano, Adelphi, 1992, pp. 87-106.
« Bene, ragazzi » fece papà. « Vi devo una spiegazione. Ma non fatevi venire strane idee, come quella di prendermi a sassate. Non provateci! Siete a tiro, io ho un sacco di munizioni e non avreste alcuna possibilità».
« Be’, insomma, la faccenda è molto semplice, e non c’è bisogno di scaldarsi. Ci ho pensato su un bel po’ e ne ho anche parlato a fondo con le vostre madri. Voi quattro avete passato la pubertà: siete adulti, a tutti gli effetti. Tu, Oswald, devi avere almeno quindici anni; Ernest ha forse un anno meno; lo stesso Alexander e Wilbur. Siete cacciatori ben addestrati; ve la sapete cavare nella foresta, nella savana e in montagna. Siete stati addestrati abbastanza bene nell’arte di lavorare la selce, anche se soltanto Wilbur è veramente bravo. Siete in grado di mantenervi; inoltre – vantaggio del tutto eccezionale per ragazzi della vostra età — sapete dove ci si procura il fuoco selvatico e come lo si mantiene acceso. Ora, per il bene della specie, è tempo che vi troviate delle compagne e formiate delle famiglie vostre; e questo è il motivo per cui vi ho portato qui. A meno di cinquanta chilometri più a sud c’è un’altra orda… ».
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