Archive for ‘Psicologia’

2 Aprile, 2013

Autismo

by gabriella

L’esplorazione di Coline del mondo autistico del fratellino Noé, disegnato e animato dal padre, Frederic Philibert.

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15 Gennaio, 2013

La Cassazione: non ci sono evidenze scientifiche che i bambini non possano crescere in famiglie gay

by gabriella

Jodie Foster children

La Cassazione si rifiuta di includere nel dispositivo della sentenza un «pregiudizio nei confronti delle coppie gay».

No ai pregiudizi sull’affidamento di bambini a coppie gay: un minore può crescere in modo equilibrato anche in una famiglia omosessuale. Lo si evince da una sentenza con cui la Cassazione ha confermato l’affidamento esclusivo di un bimbo alla madre, la quale convive con un’altra donna.

IL CASO – La prima sezione civile della Suprema Corte ha rigettato il ricorso presentato da un padre, di religione musulmana, contro la sentenza con cui la Corte d’appello di Brescia aveva stabilito l’affidamento esclusivo del figlio minore alla madre, ex tossicodipendente, la quale aveva deciso di andare a convivere con una delle educatrici che aveva conosciuto in una comunità di recupero. La decisione dei giudici di Brescia era conseguenza di un episodio violento messo in atto dal papà, alla presenza del bambino, ai danni della convivente della mamma.

IL RICORSO – L’uomo era ricorso in Cassazione lamentando la carenza motivazionale della decisione di merito sull’«idoneità sotto il profilo educativo» della famiglia in cui il minore era stato inserito, «composta da due donne legate da una relazione omosessuale». I giudici, secondo il ricorrente, non avevano approfondito se tale tipo di famiglia potesse «garantire l’equilibrato sviluppo del bambino», proprio in relazione «ai diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio di cui all’articolo 29 della Costituzione, all’equiparazione dei figli nati fuori dal matrimonio con i figli legittimi di cui all’articolo 30 della Costituzione e al diritto fondamentale del minore di essere educato secondo i principi educativi e religiosi di entrambi i genitori». Fatto questo, si rilevava nel ricorso, «che non poteva prescindere dal contesto religioso e culturale del padre, di religione musulmana».

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10 Novembre, 2012

I conflitti di ruolo e di status. Esercizio di psicologia sociale

by gabriella

Traggo da SchoolStorming questo esercizio di psicologia sociale su uno spezzone de Il massacro di Fort Apache, di John Ford. L’esercizio si prefigge di sviluppare l’osservazione della comunicazione dello status e del ruolo e dei possibili conflitti in situazione, attraverso la comunicazione non verbale.

 

La scena si svolge nell’alloggio del Sergente O’Rourke. All’inizio, seduti attorno al tavolo, sono presenti  i componenti della famiglia che è composta da:

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1 Novembre, 2012

Spin doctor

by gabriella

Molti sono venuti a conoscenza degli spin doctor da quando si parla di Casaleggio come consulente di Grillo e di Giorgio Gori, consulente di Renzi. Ma chi sono gli spin doctor e davvero c’è un pericolo nella loro diffusione?

Lo Spin doctor viene definito dal dizionario della Oxford University Press come una

persona incaricata di presentare le scelte di un partito politico sotto una luce favorevole. Nel corso del novecento, il termine è andato assumendo un significato deteriore. Poiché è venuta a indicare l’autore di raggiri o il manipolatore di parole o notizie. Con esso si indicano in politica sempre più spesso i portavoce e i consiglieri degli uomini politici e, a volte, gli stessi uomini politici.

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21 Ottobre, 2012

Konrad Lorenz, Gatto falso, cane bugiardo

by gabriella

Questo capitolo de L’anello di Re Salomone – sovrano la cui leggenda narra che sapesse parlare agli animali – è dedicato al mio gatto e agli animali che popolano quotidianamente le lezioni di Scienze umane.

 

 

Lorenz_0001

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18 Settembre, 2012

Amicizia, bande e gruppi di coetanei. Schema della lezione

by gabriella

14 Agosto, 2012

L’elaborazione del lutto

by gabriella

Il percorso di elaborazione del lutto, dalla rimozione all’accettazione della perdita, nella straziante clip di Sean Penn 9’11’01.

12 Agosto, 2012

Il problema della scelta e la teoria della prospetto

by gabriella
Amos Tversky

Amos Tversky

Daniel Kanheman

Daniel Kanheman

Nel 1979, gli psicologi israeliani Kahneman e Tversky presentarono il loro studio sulla violazione degli assiomi di razionalità, mostrando che le scelte individuali se ne discostano sistematicamente (Teoria dell’utilità attesa).

La Teoria del Prospetto, postulata da Kahneman e Tversky nel 1979, poggia sulla constatazione che gli individui sembrano valutare ogni possibile esito di una decisione sulla base di un punto di riferimento, o status quo, quale può essere, per esempio, la loro situazione al momento della decisione.

La teoria di Kanheman e Tversky è una teoria descrittiva, il cui obiettivo è quello di spiegare come e perché le scelte si discostino, in maniera sistematica, da quelle previste dalla teoria standard della decisione e quindi perché i decisori violino frequentemente gli assiomi di base della teoria dell’utilità attesa e del comportamento razionale. 
La conclusione principale a cui sono giunti gli autori impegnati su questo tema, è che esiste un effetto inquadramento (framing effect) per cui enunciazioni logicamente equivalenti (ma non in modo trasparente) conducono a decisioni differenti. Decisioni che sembrano essere determinate da altre variabili, quali il linguaggio utilizzato, il contesto in cui è inserita la scelta, la natura del problema, oppure la percezione psicologica soggettiva del problema.
Dal punto di vista concettuale la teoria del prospetto introduce alcuni importanti concetti che, di fatto, mettono completamente in discussione gli assiomi della teoria decisionale classica.

L’Asian disease problem

Dopo aver selezionato due gruppi di candidati, Tversky e Kahneman hanno posto il seguente problema chiedendo ai partecipanti cosa avrebbero fatto se la scelta fosse dipesa da loro: negli Stati Uniti sta per giungere una nuova malattia proveniente dall’Asia, sono a rischio le vite di 600 persone; al primo gruppo è stato proposto quanto segue:
  • Programma A: 200 persone si salvano
  • Programma B: 1/3 di probabilità di salvare tutti, 2/3 di probabilità di non salvare nessuno

I programmi per il secondo gruppo erano invece i seguenti:

  • Programma C: 400 persone muoiono
  • Programma D: 1/3 di probabilità che nessuno muoia, 2/3 di probabilità che muoiano tutti

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12 Luglio, 2012

Franco Toscani, Freud, Marcuse e il Disagio della civiltà

by gabriella

Felicità e infelicità nella civiltà

FreudAll’inizio di Das Unbehagen in der Kultur, Freud riprende le tematiche proprie di un saggio come Die Zukunft einer Illusion, distingue tra le fonti più profonde e quelle più comuni e volgari del sentimento religioso, sottolinea l’infantilismo della forma dominante della religiosità occidentale, col suo affidamento totale alla figura di un Dio Padre onnipotente/provvidente e spiega la fortuna della religione in base al fatto che la vita è troppo dura da sopportare per gli uomini senza le “costruzioni ausiliarie” fornite appunto dalla religione, di cui ha parlato Theodor Fontane (5).
Le religioni dell’umanità, tese a procurarsi a tutti i costi una garanzia di felicità tramite una “trasformazione delirante della realtà”, vanno considerate per Freud “alla stregua di un delirio collettivo”, mai riconosciuto come tale dai “credenti” (UK 217).Vi è pure un contenuto di verità nella religione, ma represso e trasfigurato; per quanto riguarda il cristianesimo; ne L’uomo Mosè e la religione monoteistica (1934-1938) Freud rileva che i cristiani sono

“cristianizzati male”, in quanto essi – commenta Marcuse – “accettano e osservano il Vangelo liberatore soltanto in una forma altamente sublimata – che lascia la realtà in uno stato di mancanza di libertà, com’era prima” (6).

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16 Giugno, 2012

Massimo Recalcati, L’evaporazione del padre nella scuola “senza Legge”

by gabriella

Nel 2004 il liceo Parini di Milano fu letteralmente devastato da un’occupazione che lo rese inagibile per alcuni mesi. Riconosciuti i responsabili, il preside, insieme al corpo docente, decise di non adottare alcun intervento disciplinare contro i ragazzi responsabili della devastazione. Per iniziare la nostra conversazione le chiedo di commentare, riferito a questo caso particolare, il giudizio di Roberta De Monticelli: “la sostanziale impunità fa male, tanto a chi ne fruisce quanto alla comunità. [Questi ragazzi hanno così ricevuto] una supplementare cura di inconsapevolezza […] [perché sono stati] privati del senso delle conseguenze delle proprie azioni, che è un costituente essenziale della libertà[1].

La Legge, per come la pensa la psicoanalisi, vale a dire la legge simbolica, che è la legge della castrazione, si manifesta attraverso l’introduzione dell’impossibile. La Legge segnala l’esistenza di una soglia, di un limite che è impossibile valicare, riprendendo per altro una tradizione che sta all’origine dei testi biblici. E tuttavia, a differenza dei testi biblici, questo impossibile non si chiama Eden, ma incesto. Cosa significa? Significa che è impossibile per l’uomo fare esperienza di un godimento illimitato, che è il godimento della cosa materna. Questo godimento senza limiti è interdetto dalla Legge, la cui funzione è precisamente quella di introdurre il senso del limite come elemento costitutivo dell’esperienza umana. Nello stesso tempo, questo impossibile è ciò che paradossalmente apre la possibilità stessa del desiderio.

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