OncoTopo, maschio o femmina che sia, è mia sorella. Nella politica del’accumulazione flessibile di fine millennio, questo animale brevettato significa l’appropriazione della natura, la recinzione degli spazi comuni, il commercio semiotico e corporeo che passa attraverso la privatizzazione del germoplasma e la mercificazione transgenica. (Donna Haraway – Testimone modesta@FemaleMan incontra OncoTopo: femminismo e tecnoscienza – Interzone, Feltrinelli, 2000)

OncoTopo, per Donna Haraway (studiosa femminista di storia e filosofia della scienza, e teorie del femminismo, Dipartimento di Storia della Coscienza all’Università della California a Santa Cruz) diventa un segno, la prova della logica capitalistica delle grandi corporation nel mondo della tecnoscienza.

Dimostra il potere dei marchi e dei brevetti che forme di alleanze sociotecniche portano come “piccoli orpelli” a spese di molti e a beneficio di pochi.