Due millenni dopo i sofisti, la teologia protestante inizia l’opera di alfabetizzazione popolare, dei poveri e delle donne, attraverso una nuova teologia che indica nella lettura delle Sacre scritture la via per la salvezza dell’anima.
Indice
1. Lutero e la dissoluzione rinascimentale dell’ordine medievale 2. La protesta di Lutero e la teologia protestante
2.1 Le 95 tesi e la critica politica alla Chiesa 2.2 Dalla critica politica alla nuova teologia
3.Le conseguenze pedagogiche della riforma protestante 4.Gli sviluppi politici della riforma: i monarcomachi
Dalla fondazione greca della filosofia dell’educazione ai nuovi fini della pedagogia moderna: una lezione introduttiva agli aspetti chiave della transizione.
Il mondo anticoscopre che l’eccellenza umana (areté) non è iscritta nel sangue nobile (aristoi) ma può essere allevata con l’educazione. Sono i sofisti a formare i cittadini non nobili che ambiscono al protagonismo politico nell’Atene del V secolo.
Due millenni dopo, il cristianesimo protestanteestende a tutti gli uomini il diritto all’educazione come via a Dio attraverso la lettura delle Sacre Scritture. Comincia così la modernità pedagogica che inizia con Lutero la grande impresa dell’alfabetizzazione popolare e culmina con la rivendicazione illuminista che
«la scuola deve al popolo un’istruzione pubblica come mezzo per rendere effettiva l’eguaglianza dei diritti» [Condorcet, Cinq mémoire sur l’instruction publique, 1791].
Dopo la fiammata rivoluzionaria, la pedagogia ottocentesca ripiega sulla filantropia sostituendo l’obiettivo dell’inclusione sociale e dell’avviamento al lavoro dei poveri al protagonismo attivo del popolo.
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1.La paideia: virtù e cittadinanza
1.1 La virtù 1.2 Il sapere e l’educabilità dell’eccellenza umana 1.3Sapere e cittadinanza 1.4 L’eccellenza umana non è un fatto di natura, ma di cultura 1.5 L’umanità è una possibilità universale concessa (solo) all’uomo libero
2.Il ruolo del cristianesimo nella genesi della modernità
2.1L’educazione universale dei protestanti 2.2L’alfabetizzazione popolare
3. Dalla pedagogia emancipativa alla filantropia compassionevole
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