Posts tagged ‘sondaggi’

22 Agosto, 2012

Alain Garrigou, La produzione delle convinzioni politiche

by gabriella

Questo articolo di Alain Garrigou sulla formazione delle credenze e convinzioni politiche è uscito su Le Monde Diplomatique il 27 marzo 2012 (traduzione dal francese di José F. Padova). L’autore vi propone una riflessione sugli esiti “produttori di realtà” del Teorema di Thomas e sulle loro dinamiche da “legge di potenza”, per effetto delle quali persone e fenomeni percepiti come vincenti vincono effettivamente le competizioni.

Il teorema di Thomas [William I. Thomas, 1863-1947] ha quella semplicità sconcertante che rischia di lasciarci dubbiosi e increduli:
«Quando le persone considerano certe situazioni come reali, esse sono reali nelle loro conseguenze» (1).

Per metterne in luce la portata il sociologo Robert K. Merton evocava la disavventura della Last National Bank quando il suo direttore Cartwright Millingville, reso curioso da un’atmosfera inconsueta [regnante in banca], scopriva che i suoi clienti, messi in allarme dalle voci di una sua insolvenza, avevano appena ritirato i loro averi, provocando così il fallimento della banca stessa (2). Detto con altre parole, non era l’insolvenza che provocava il fallimento, ma erano le voci che creavano l’insolvenza. La crisi del 1929 offriva l’immagine di un effetto di credenza mediante la profezia auto-avverantesi. Quello della finanza è, più di qualunque altro settore, il brodo di coltura di questi fenomeni, come una volta di più l’ha dimostrato la crisi dell’autunno 2008.

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5 Marzo, 2012

Pierre Bourdieu, Come si fabbrica l’opinione pubblica

by gabriella

Da un lato, una situazione economica e sociale inedita. Dall’altro, un dibattito pubblico mutilato, ridotto all’alternativa tra austerità di destra e rigore di sinistra. Come si definisce lo spazio dei discorsi ufficiali, per quale prodigio l’opinione di una minoranza si trasforma in «opinione pubblica»? È ciò che spiega il sociologo Pierre Bourdieu in questo corso sullo Stato tenuto nel 1990 al Collège de France e pubblicato questo mese.

Da Le Monde Diplomatique

Un «uomo ufficiale» è un ventriloquo che parla in nome dello Stato: assume un portamento ufficiale – bisognerebbe descrivere la messinscena del personaggio ufficiale –, parla a favore e al posto del gruppo al quale si rivolge, parla per e al posto di tutti, parla in quanto rappresentante dell’universale. E a questo punto si arriva alla moderna nozione di opinione pubblica. Cos’è questa opinione pubblica invocata dai creatori di diritto delle società moderne, delle società nelle quali il diritto esiste? È tacitamente l’opinione di tutti, della maggioranza o di coloro che contano, di quelli che sono degni di avere un’opinione. Penso che la definizione esplicita in una società che si pretende democratica, e cioè che l’opinione ufficiale è l’opinione di tutti, nasconda una definizione latente, e cioè che l’opinione pubblica è l’opinione di quelli che sono degni di avere un’opinione.

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