Posts tagged ‘democrazia greca’

13 Settembre, 2021

Prometeo, la condizione umana

by gabriella

La storia di Prometeo raccontata da Jean-Pierre Vernant nel capitolo Il mondo degli umani [L’univers, les dieux, les hommes. Récits grecs des origines (1999), trad it. L’universo, gli dèi, gli uomini. Il racconto del mito, Torino, Einaudi, 2000, pp. 53-61] e Platone [Protagora,320c-324a].

prometheusIndice

1. Il mondo degli umani

1.1 Prometeo l’astuto
1.2 Il bue sacrificale e la differenza tra uomini e dèi
1.3 La vendetta di Zeus e il fuoco divino

2. Platone, Protagora

 

Com’è nato il mondo? All’inizio c’era Urano, figlio e sposo di Gea, la terra. I loro figli erano imprigionati da Urano nel ventre della madre perché il padre temeva di essere spodestato.  Ma la madre Gea, non sopportando più l’oppressione costruì una falce con la quale il titano Crono evirò il padre.

Nel regno di Crono, il titano di unisce a sua sorella Rea. I due generarono alcuni dei, tra i quali Zeus, ma Crono divorava i suoi figli a causa degli stessi timori del padre. Uno di loro però, Zeus, fu nascosto al padre e crebbe lontano. Una volta adulto sconfisse il padre e lo costrinse a rigurgitare tutti i suoi figli, dèi e titani. Comincia allora una guerra tra dèi e titani che durerà dieci anni per decidere quale posto abbia ognuno e chi comanderà. Vinceranno di dèi olimpici e il loro capo, Zeus, che dopo la guerra spartisce gli onori tra tutti gli esseri viventi.

 

1. Il mondo degli umani

1.1 Prometeo l’astuto

Come ripartire sorti e onori fra gli dèi e gli uomini ? Qui l’uso di una violenza pura e semplice non è più concepibi­le. Gli esseri umani sono talmente deboli che basta un sem­plice buffetto per annientarli, mentre gli immortali, da par­te loro, non possono accordarsi con i mortali come se fos­sero loro pari.

Si impone allora una soluzione che non risulti né da un sovrappiù di forza né da un accordo fra pari. Per realizzarla, con mezzi necessariamente ibridi e di­storti, Zeus si rivolge a un personaggio chiamato Prome­teo, un essere tanto singolare e bizzarro quanto lo sarà l’e­spediente da lui escogitato per decidere e risolvere la contesa.

Perché è Prometeo il prescelto del caso? Perché nel mondo divino gode di uno statuto ambiguo, mal defi­nito, paradossale. Viene chiamato Titano, mentre è in realtà il figlio di Giapeto che è fratello di Crono. E’ dun­que il padre a essere un Titano. Prometeo non lo è in ve­rità del tutto, senza per questo essere neppure un Olim­pico, poiché non appartiene alla stessa discendenza. La sua natura è titanica, come quella del fratello Atlante, che sarà ugualmente punito da Zeus.

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4 Marzo, 2018

Cornelius Castoriadis, L’invenzione greca della democrazia diretta

by gabriella

Cornelius Castoriadis spiega la logica e il funzionamento della democrazia greca, là dove il popolo è lo stato e le magistrature sono elette, ma i rappresentanti sono estratti a sorte e sottoposti a rigorosa rotazione. Lo fa ponendola magistralmente a confronto con le post-democrazie moderne, ormai oligarchie liberali [qui video e testo con sottotitoli in italiano].

Dopo il video dell’intervista filmata nel 1989 da Chris Marker per la Sept (la futura Arte France) – incluso nella serie L’héritage de la chouette – una scelta di passi significativi tradotti dall’originale francese, disponibile su mediapart.fr.

Ce n’est que le peuple qui doit vivre sous ses lois qui peut décider quelles sont les meilleures.

Solo il popolo che deve vivere sotto le sue leggi può decidere quali siano  le migliori.

 


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4 Marzo, 2018

Cornelius Castoriadis, Perché non siamo in democrazia

by gabriella

cornelius-castoriadis

Perché la società si sgretola in un pullulare di egoismi, razzismi, disuguaglianze crescenti e perdite di solidarietà? Perché cresce l’assenteismo elettorale, mentre i partiti sono sempre meno “rappresentanti del popolo” e sempre più burocrazie volte a perpetuare il loro potere? Perché sembra che esista “una sola politica possibile”, quella del liberismo di mercato suggerita dalla tecnocrazia capitalista?

Per Castoriadis, la crisi della democrazia è la crisi dei presupposti filosofici impliciti dell’occidente. (…)

Sotto il video [a cui ho aggiunto sottotitoli in italiano], l’intervista concessa a Maurizio Blondet, su Avvenire, 26-2-1992. In coda all’articolo un breve stralcio di un’intervista in cui il filosofo spiega il funzionamento della democrazia ateniese.

Per sua esplicita ideologia, la nostra società non ha alcun progetto collettivo, e non vuole averne. Si ritiene che siano gli individui a dare un senso alla propria vita, indipendentemente da ogni quadro e da ogni progetto collettivo. Ciò che è un’assurdità’ totale. Ogni neonato dovrà inventarsi la propria lingua? [Cornelius Castoriadis su Le Monde]

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1 Gennaio, 2014

Lorenzo Possamai, L’evoluzione politica delle poleis greche

by gabriella

bassorilievoIndice

1. Dall’aristocrazia alla democrazia
2. L’evoluzione politica
3. L’età dei tiranni (650- 500 a.C.)
4. La democrazia
Conclusione

 

1. Dall’aristocrazia alla democrazia

Il miglioramento delle tecniche agricole e il conseguente aumento della popolazione, avevano profondamente trasformato il sistema economico uscito dal Medioevo ellenjco. A questa situazione di forte crescita demografica si aggiunse l’impulso al commercio che l’espansione coloniale continuava ad alimentare, sia fra città madre e colonia, che fra tutte le poleis tra loro.
La proprietà fondiaria, appannaggio dell’aristocrazia, cominciò ad essere superata come fonte di ricchezza dal commercio marittimo. Il sistema economico stava trasformandosi: commercio ed artigianato diventavano i settori chiave. Verso la fine del VII secolo, questo processo raggiunse il traguardo importantissimo dell’introduzione della moneta. Ogni polis batteva la sua moneta, recante da un lato l’effige della dea protettrice e dall’altro il simbolo della città. Nacquero presto delle vere e proprie banche, che prestavano denaro ad interesse e che garantivano ai propri clienti la possibilità di prelevare e depositare i propri guadagni, presso una filiale in un’altra città. Ciò è sufficiente a dare l’idea dei progressi che l’economia delle poleis greche compì nel breve spazio di meno di due secoli. Ma quale fu l’impatto sulla società e sugli equilibri politici di simili mutamenti?

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14 Luglio, 2011

Remo Bodei, Socrate, il filosofo e la città

by gabriella

Socrate

Che io possa essere visto come un dono del dio alla città, potrete dedurlo anche dal fatto quasi inumano che ho trascurato tutti i miei interessi e ormai da tanti anni lascio che vengano trascurati gli affari di casa mia, mentre da sempre mi occupo dei vostri, avvicinandovi singolarmente per indurvi, come un padre o un fratello maggiore, a coltivare la virtù.

Se guadagnassi qualcosa, elargendo i miei consigli dietro ricompensa, sarebbe comprensibile: ma potete constatare voi stessi che i miei accusatori, in generale, così spudorati nelle loro accuse, non hanno potuto permettersi l’impudenza di produrre un solo testimone del fatto che abbia mai ricevuto o preteso compensi.

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