Posts tagged ‘critica delle neuroscienze’

14 Marzo, 2018

Felice Cimatti, L’individuo è l’essere sociale. Marx e Vygotskij

by gabriella
Karl Marx (1818 - 1883)

Karl Marx (1818 – 1883)

Questo bel saggio di Felice Cimatti – incluso nel testo collettaneo Il transindividuale, appena uscito per Mimesis (pp. 253-271) – è dedicato a una teoria della mente che si avvale degli strumenti messi a punto da Marx e Vygotskij per mettere a fuoco i limiti e le aporie dell’individualismo cognitivo e del biologicismo delle neuroscienze.

Se per Marx, l’individuo è «l’insieme dei rapporti sociali», per Vygotskij

«la mente individuale è il punto di arrivo di un processo di emancipazione dalle condizioni naturali, ma anche da tutte le relazioni storico-sociali che si presentano di fronte all’individuo come se fossero naturali».

L’individuo non è dunque la premessa della relazione, ma il suo effetto.

 

Indice

1. «La coscienza è un rapporto sociale»
2.  Vygotskij e la relazione individuo-società
3. Dal transindividuale all’individuo
4. Il ‘pensiero verbale’
5. Individuazione e transindividuale

 

1. «La coscienza è un rapporto sociale»

L’animale non umano, per Marx,

«è immediatamente una cosa sola con la sua attività vitale. Non si distingue da essa. È quella stessa [attività vitale]» Marx, Manoscritti economico-filosofici del 1844.

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8 Marzo, 2014

Leonardo Caffo, Una nuova ontologia dell’azione

by gabriella
Leonardo Caffo

Leonardo Caffo

In questo saggio del 2012, uscito su Sintesi dialettica per l’identità democratica, Leonardo Caffo si oppone alla tesi delle neuroscienze della prevedibilità delle azioni, confutandola sulla base di una ridefinizione del concetto di “azione” che tiene conto del contesto sociale in cui si sviluppa.

Il tema, sempre centrale, diventa ancor più cruciale nel momento in cui cominciano ad essere sperimentati strumenti di crime prediction – cfr. Le società di controllo 1; 2; Zygmunt Bauman, David Lyon, Sesto potere. La sorveglianza nella modernità liquida – basati sulla predicibilità del comportamento umano.

Il tuo coniglio bianco è un’allucinazione? Probabile.
Ma, se per tutto quello che ci è capitato qui, esistesse una ragione?
Se la persona che insegui fosse davvero qui…

John Locke, “Il coniglio bianco”, Lost

Si consideri il seguente argomento in favore del limite delle libertà umane, in relazione ad una definizione di “azione” collassata sul terreno delle neuroscienze:

P1. Se tramite l’area 10 di Brodmann siamo in grado di prevedere un’azione ancor prima che l’agente sappia di farla, allora non ha senso parlare di libertà d’azione;
P2. Siamo in grado di prevedere un’azione ancor prima che l’agente sappia di farla con delle rilevazioni nell’area 10 di Brodmann;
C. Non ha senso parlare di libertà d’azione.

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18 Marzo, 2012

Leonardo Caffo, I-ACTION ed E-ACTION. Libero arbitrio e neuroscienze

by gabriella

In questo articolo del 2012 uscito su filosofia.it, Caffo discute i risultati di alcune ricerche in neuroscienze, in base alle quali l’azione umana sarebbe interamente prevedibile. Il filosofo sottolinea l’analogia tra linguaggio e azione, richiamando la distinzione chomskyana tra linguaggio interno ed esterno (I-language ed E-language), cioè tra la componente innata, individuale e quella esterna, relazionale, del linguaggio per mostrare che l’azione, come il linguaggio non è predicibile a partire dalla sua base neuronale.

1. Da tempo alcune questioni filosofiche riguardo la libertà sembrano essere inficiate dai progressi della ricerca scientifica in ambito neurologico. Recentemente, il neuroscienziato Eddy Nahmias, intervenendo sulle pagine del The New York Times, ha sollevato la classica domanda riguardo la fine delle questioni filosofiche sul libero arbitrio a causa delle neuroscienze. Già Wittgenstein  difese la tesi dei “linguaggi di vocabolari diversi” per scindere questioni filosofiche da questioni scientifiche in ambiti di discussione complessi come quelli inerenti le libertà individuali. Tuttavia oggi non sembra più sufficiente fare una distinzione ontologica dei linguaggi utilizzati in ambiti diversi; si rende invece indispensabile un’argomentazione che sia in grado di chiarire, una volta per tutte, le differenze tra questioni scientifiche e filosofiche per un argomento come quello della libertà.

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