Negli ambienti d’apprendimento, come la scuola, si impara in molti modi diversi.
Aspetti consapevoli ed inconsci entrano in gioco nella motivazione, nell’osservazione, nella ristrutturazione cognitiva, nel rinforzo e in una serie di vincoli e condizionamenti che agiscono attraverso la didattica, la relazione docente-allievo, il clima di classe.
Audiolezioni: 1. L’analisi del livello di aspirazione e del timore dell’insuccesso
Indice
1. La motivazione ad apprendere
1.1 Le lavagne vuote di Skinner
1.2 Il disequilibrio cognitivo di Bruner
1.3 L’autorealizzazione di Maslow
1.4 La motivazione non è una premessa ma un risultato (non solo individuale, ma del sistema)
2. L’analisi dei livelli di aspirazione
2.1 La motivazione al successo e i motivi di chi teme l’insuccesso
3. L’apprendimento negli ambienti d’apprendimento
3.1 L’apprendimento scolastico
3.2 Le difficoltà e i disturbi di apprendimento
4. Il clima di classe e la relazione docente-allievo
5. I diversi tipi d’apprendimento
5.1 Intelligenza operativa e intelligenza riflessiva
1. La motivazione ad apprendere
«Scegli un lavoro che ami e non dovrai lavorare un solo giorno in vita tua».
Confucio, Massime, VI secolo a. C.
Il primo fattore ad influenzare la qualità e la velocità dell’apprendimento è la motivazione, vale a dire la spinta emotiva a studiare e l’interesse per l’oggetto dell’apprendimento che fanno nascere il desiderio (eros) di impadronirsene.
Nel pensiero occidentale il primo ad affermare che educazione ed apprendimento hanno a che fare con l’eros è stato Platone (V a.C.) e a lui si richiamano molti autori successivi. Recentemente, gli psichiatri Miguel Benasayag e Carl Schmit hanno parlato della pulsione epistemofilica, termine con cui hanno indicato quel «la volontà di sapere e comprendere per abitare il mondo», capace di sconfiggere la tristezza e il vuoto dell’epoca contemporanea [Benasayag, Schmit, L’epoca delle passioni tristi, 2004].
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