Posts tagged ‘organicismo’

15 Aprile, 2024

La paideia filosofica, Platone

by gabriella
Platone

Platone (427 – 347 a. C.)

In questo articolo cerchiamo di studiare il pensiero educativo platonico, senza affrontare la sua gnoseologia. Questo ci permette di non spezzare il filo della riflessione sull’evoluzione del concetto di areté e di apprezzare i significativi cambiamenti che intervengono nella paideia filosofica.

La lezione fa parte del programma di pedagogia antica, le cui videolezioni sono disponibili qui.

 

Indice

1. L’educazione è insegnare a pensare (videolezione 8)

1.1 La critica alla scrittura e all’insegnamento trasmissivo [Fedro]
1.2 Educare l’anima a riconoscere la verità [Menone e Simposio]

 

2. L’areté è senza padrone (videolezione 9)

2.1 La natura umana nel mito della biga alata [Fedro]
2.2 La libertà nel mito di Er [La Repubblica, X]

 

3. L’educazione nella città giusta (videolezione 10)

3.1 Schiavitù e liberazione: l’allegoria della caverna [La Repubblica, VII]
3.2 Politica ed educazione: libertà ed eguaglianza nella kallipolis

 

Il pensiero educativo di Platone si sviluppa in continuità con quello di Socrate di cui porta a termine la battaglia anti-sofista.

I suoi temi sono, infatti, come quelli del maestro e degli stessi sofisti, la ricerca di cosa sia la virtù (la perfezione dello spirito) o aretè e il problema di come e se sia possibile insegnarla. 

Lo sfondo su cui Platone costruisce le risposte a queste domande non è però uno scenario qualsiasi, ma quello disegnato dal più grande filosofo della tradizione occidentale. Ecco perché, discutendo della virtù, Platone ci mostra via via cosa significa apprendere e cosa insegnare, cosa vuol dire essere intelligenti, essere liberi ed essere giusti.

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21 Settembre, 2023

Comte

by gabriella
Auguste Comte

Auguste Comte (1798 – 1857)

Comte è lo studioso che ha imposto il termine di sociologia per la nuova scienza della società della quale ipotizza uno sviluppo deterministico, per tappe necessarie.

Lo stadio maturo dell’evoluzione sociale coincide per Comte con la modernità scientifica o «positiva» caratterizzata dall’abbandono delle forme immature della vita associata, dalla politica alla credenza in un essere sovrannaturale.

«L’Amore per principio e l’Ordine per base; il Progresso per fine».

Auguste Comte, Système de politique positive, 1852

Indice

1. La scienza della società
2. La legge dei tre stadi
3. Lo stadio positivo della conoscenza umana e la vita sociale
4. Il metodo della nuova scienza della società
5. L’attacco ad Hobbes

Nato in una famiglia cattolica e conservatrice, il giovane Comte si ribella presto alla famiglia, dichiarandosi repubblicano e libero pensatore. Nel 1814 entra all’École Polytechnique di Parigi dalla quale, appena diplomato, passa al servizio del filosofo e scienziato sociale Claude de Saint-Simon, di cui sarà segretario fino alla clamorosa rottura del 1824 – quando, occasione della ristampa del Catechismo degli industriali, si accorge che Saint-Simon vi aveva incluso a sua insaputa il Sistema di politica positiva, o trattato di sociologia da lui steso nel 1822.

 

1. La scienza della società

Claude Henry de Rouvroy conte di Saint-Simon

Claude Henry de Rouvroy conte di Saint-Simon

Per primo, Comte ha avuto l’intuizione dell’oggetto di una nuova scienza, della quale coniò il nome, sociologia, preferendolo dopo qualche esitazione a quello di “fisica sociale” che riteneva giù usato da altri – e della quale è dunque considerato il fondatore.

Nel Sistema di filosofia positiva Comte si interessa di quelli che saranno i temi classi della nuova scienza: il problema dell’ordine e del mutamento e quello del conflitto e dell’integrazione sociale.

Lo studioso adotta un approccio organicista interessandosi quindi, principalmente, alle condizioni di mantenimento dell’ordine sociale in relazione al quale la devianza è interpretata come come patologia sociale.

La società è un’unità organica nella quale una moltitudine di fattori interagisce dinamicamente l’uno con l’altro, ciò che richiede allo studioso senso dell’insieme (esprit d’ensemble), cioè capacità di registrare i dettagli, ma di soffermarsi solo sulla loro logica complessiva (sistema).

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21 Novembre, 2018

Parsons e il funzionalismo

by gabriella
Huzhou, Hotel Sheraton (Cina)

L’ispirazione organicista dell’Hotel Sheraton di Huzhou nello Zhejiang (Cina)

Dire che una società funziona è un’ovvia verità,
ma dire che ogni cosa nella società funziona,
è un’assurdità.

Claude Lévi-Strauss, Antropologia strutturale, 1958

 

Indice

1. Il funzionalismo
2. Le origini del funzionalismo
3. Parsons

3.1 Il modello AGIL
3.2 L’interiorizzazione del modello sociale
3.3 La teoria dell’azione sociale razionale

 

1. Il funzionalismo

L’ipotesi di base del funzionalismo è che la società sia un insieme di parti interconnesse tra loro in modo funzionale al mantenimento del sistema. Come in un organismo vivente, nessuna parte vale dunque di per sé, ma assume significato in relazione alla funzione o al compito che svolge per mantenere e riprodurre la struttura sociale.

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11 Agosto, 2014

L’individualismo metodologico

by gabriella

individualismoUna rielaborazione didattica della discussione sull’individualismo metodologico tra Dario Antiseri e Luciano Pellicani, in Dario Antiseri, Luciano Pellicani, L’individualismo metodologico. Una polemica sul mestiere dello scienziato sociale, Milano, Franco Angeli, 1992.

 

Individualismo metodologico vs olismo metodologico: il problema e le sue origini

Secondo l’individualismo metodologico, ai concetti collettivi quali «società», «chiesa», «popolo», non corrisponde alcuna realtà; ciò che esiste davvero sono gli individui che agiscono in base ad idee, con esiti voluti e producendo conseguenze non intenzionali. Sul lato opposto, per  l‘olismo metodologico ai concetti di «stato», «nazione», «sistema economico», corrispondono effettive realtà, senza le quali l’individuo non sussisterebbe. E’ la società, infatti, che esiste prima e indipendentemente dagli individui, che li plasma e vigila sui loro comportamenti, imponendo ad essi linguaggio, norme, valori.

 

de universalibus

Quaestio de universalibus

La quaestio de universalibus

Questa opposizione, centrale nelle scienze sociali, riattiva l’antica questione degli universali (cioè della realtà dei generi e delle specie) alla quale, nel Medioevo vennero date due risposte contrastanti. Per Roscellino, un nominalista per il quale l’Uomo è un puro nome, i generi e le specie non sono che flatus vocis. Per il realista Guglielmo di Champeaux, invece, i generi e le specie hanno realtà sostanziale, una realtà che si trova in tutti gli individui, i quali si diversificano tra loro solo per qualità accidentali.

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12 Giugno, 2013

Gianfranco Bettin, Il conflitto sociale

by gabriella
scontri a Roma 15 ottobre 2011

scontri a Roma 15 ottobre 2011

Il corso monografico che il prof. Bettin (Unifi) ha dedicato al conflitto sociale (a.a 2001-2001).

1. Il conflitto nelle scienze sociali. 2. Il conflitto: una definizione sociologica e problematica. 3. Il conflitto sociale nel pensiero sociologico classico. 4. Ralf Dahrendorf: nuove tendenze del conflitto di classe. 5. Lewis Coser: genesi e forme del conflitto. 6. Dahrendotf e le dimensioni empiriche del conflitto. 7. Randall Collins: conflitto e mutamento istituzionale. 8. Conflitto e comunicazione nella sociologia di Niklas Luhmann. 9 Niklas Luhmann: conflitto e complessità. 10. I nuovi conflitti sociali. 11.Globalizzazione, società multiculturale e conflitti etnici. Bibliografia.

1.Il conflitto nelle scienze sociali

Il concetto di conflitto è senza dubbio un concetto centrale nell’apparato conoscitivo elaborato dalle scienze sociali contemporanee. La sua importanza è ampiamente testimoniata dalla vastissima bibliografia dedicata al tema da alcune discipline non sempre strettamente apparentabili come l’economia, l’antropologia culturale, la psicologia sociale e la sociologia. Non a caso il concetto di conflitto è stato adottato come una delle chiavi di lettura della variegata fenomenologia sociale del nostro tempo ed ha rappresentato il fulcro di una teoria generale dalle molteplici applicazioni da cui si è originata una disciplina distinta: la polemologia. Non è questa la sede più idonea per effettuare una rassegna delle definizioni che del conflitto sono state date anche perché ogni scienza sociale presenta una definizione specifica congruente con il suo punto di vista analitico ed insiste su di un ambito altrettanto specifico di applicazione. E’ comunque opportuno qualche esempio.

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